Cronaca
31 Dicembre 2015
Un uomo e una donna scoperti dalla polizia durante l'esame teorico alla motorizzazione

Patenti truccate con microcamere e auricolari

di Redazione | 2 min

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MOTORIZZAZIONEDue nuovi casi di “patenti truccate” sono stati scoperti ieri dalla squadra di polizia giudiziaria della polizia stradale di Ferrara, che ormai da tre anni indaga su questo genere di truffe, smascherate anche nel novembre 2012 e nello stesso mese dell’anno successivo.

L’operazione, avvenuta in collaborazione con la Motorizzazione Civile, ha portato alla denuncia di due persone per i reati di truffa in concorso e falsità materiale per aver indotto in errore dei funzionari della Motorizzazione. Si tratta di un 42enne di origine pakistana e di una donna indiana di 42 anni.

Il primo è stato scoperto durante la sessione di esame per la patente delle ore 9. Così come avvenuto nel corso dei primi blitz del 2012, quando alcuni candidati nel corso dell’esame teorico truccarono le risposte dei test attraverso apparati tecnologici e i suggerimenti di persone esterne che fornivano le soluzioni (in quel caso dietro compenso di circa 3mila euro), anche ieri l’uomo di origine pakistana è stato ‘pizzicato’ mentre con una microcamera riprendeva le domande dei quiz che apparivano sul monitor. Le immagini venivano così trasmesse all’esterno a persone che inviavano le risposte giuste al pakistano, che lui poteva ascoltare grazie a microauricolari collegato a un cellulare gsm. Auricolari talmente piccoli che il 42enne, dopo essere stato scoperto dalla polizia, ha avuto notevoli difficoltà ad estrarli e ha dovuto ricorrere al pronto soccorso dell’ospedale di Cona.

La 42enne indiana è stata smascherata nella sessione di esame delle ore 11. In questo caso, al posto della microcamera la donna utilizzava un lettore automatico per trasmettere all’esterno le domande, ricevendo poi le risposte sempre attraverso auricolari collegate a un cellulare gsm.

Entrambi sono stati denunciati a piede libero. Intanto le indagini proseguono per arrivare alle persone che dall’esterno fornivano le risposte.

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