Attualità
16 Dicembre 2015
Viaggio inaugurale per il primo dei nuovi rotabili dei servizi ferroviari regionali

Tper vara sette nuovi elettrotreni Stadler Etr 350

di Redazione | 3 min

tper treno etrL’assessore alla Mobilità della Regione Emilia-Romagna, Raffaele Donini, la presidente di Tper, Giuseppina Gualtieri, la consigliera delegata alle Infrastrutture, Mobilità e Viabilità della Città Metropolitana di Bologna, Irene Priolo, l’assessore alla Mobilità del Comune di Bologna, Andrea Colombo, e il direttore Sales & Marketing Italia di Stadler Rail, Maurizio Oberti, hanno presentato a Bologna il primo dei 7 treni Tper di modello Stadler Etr 350 che si aggiungono ai 12 treni “gemelli” già in circolazione sui servizi ferroviari regionali dell’Emilia-Romagna.

L’acquisto da parte di Tper di questi 7 treni Stadler Etr 350 è uno dei primi passi operativi del progetto metropolitano di mobilità integrata di Bologna – intervento pari a 362,8 milioni di euro, che prevede un finanziamento di 236,7 milioni di euro da parte dello Stato – per il Servizio Ferroviario Metropolitano (6 fra fermate nuove e adeguate, acquisto di nuovi treni, piano di riconoscibilità) e per la filoviarizzazione delle linee portanti del trasporto pubblico urbano (elettrificazione di 4 linee urbane di bus, acquisto di 55 nuovi filobus, interventi di riqualificazione urbana).

I nuovi treni Stadler Etr 350 sono convogli a 5 carrozze di moderna concezione, capaci di 265 posti a sedere e 350 in piedi, con 8 ampie porte per favorire l’incarrozzamento, 2 postazioni per l’alloggiamento di carrozzine per passeggeri con disabilità motoria, 2 toilettes, una delle quali con ausili per persone con disabilità, ganci portabici in grado di ospitare in sicurezza 18 biciclette, climatizzazione integrale e pianale ribassato sul 90% di tutta la superficie calpestabile.

I 12 Etr 350 che Tper già utilizza dall’inizio del 2013 sono, infatti, in servizio oggi sulla rete emiliano-romagnola e principalmente sulle linee Bologna-Vignola, Bologna-Portomaggiore, Bologna-Porretta Terme, Bologna-Rimini, Ferrara-Bologna-Imola e Bologna-Poggio Rusco, dove questi treni hanno registrato un altissimo grado di soddisfazione tra gli utenti per la loro affidabilità e per il comfort di viaggio che garantiscono. Anche Legambiente – associazione che promuove i temi della sostenibilità ambientale in ogni settore della vita quotidiana – in occasione della scorsa presentazione del rapporto Pendolaria 2014 decise di attribuire una menzione speciale di merito a Tper per l’acquisto di questi 7 nuovi treni; quella che un anno fa era salutata come una “buona notizia”, oggi si concretizza nella realtà dei fatti.

La presidente di Tper, Giuseppina Gualtieri, nel presentare il nuovo treno alla stampa intervenuta, ha dichiarato: “Oggi è un giorno importante perché si toccano con mano i frutti di un importante e significativo investimento a vantaggio dell’utenza pendolare che ci chiede sempre migliori servizi. A soli 20 mesi dall’annuncio di questa nuova fornitura, cominciano ad essere consegnati e ad entrare in servizio i treni. Si tratta di 45,5 milioni di euro di investimento deliberati dal CdA di Tper nel 2014 che diventano da oggi 7 nuovi treni, ulteriormente sviluppati e ancor più accessoriati, di un modello di rotabile che circola nelle più avanzate realtà europee dei trasporti su rotaia e da circa tre anni anche sulle nostre tratte, riscuotendo l’unanime favore e apprezzamento da parte dei passeggeri che quotidianamente serviamo”.

tper treno etr 2Il treno presentato prenderà servizio già a partire dai prossimi giorni; i successivi 6 giungeranno nei prossimi mesi con consegne cadenzate, al ritmo di uno al mese, quindi in tempi piuttosto rapidi, se si considerano quelli abituali di fornitura nel settore dei rotabili ferroviari.

Gli Etr 350 saranno messi in servizio sulle ferrovie Bologna-Vignola, Bologna-Portomaggiore e Bologna-Porretta Terme; il loro arrivo consentirà di alienare materiale rotabile più datato e di destinare, in maggior numero, treni di moderna concezione a trazione termica ad altre ferrovie non elettrificate, andando ad accrescere la qualità degli spostamenti pendolari anche di altre tratte ed estendendo così il beneficio, a catena, su tutto il servizio ferroviario regionale.

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