“Tempo perso e tempo guadagnato: il nostro (difficile) rapporto con il tempo”. E’ questo il titolo del nuovo appuntamento che si svolgerà oggi, giovedì 10 dicembre, alle 17 a Palazzo Turchi Di Bagno (corso Ercole I D’Este, 32), con il ciclo di conferenze scienze e metafisica “Le forme del tempo”, che si terranno fino al 3 febbraio 2016, organizzate dal sistema museale di ateneo e che illustrano forme diverse del tempo nella storia dell’arte, in geologia, nella genetica delle popolazioni, in filosofia, in lettereatura, in zoologia, in fisica e nella preistoria.
Relatore sarà Marco Bertozzi, filosofo del “Dipartimento di Studi umanistici” dell’università di Ferrara che anticipa l’argomento di questo incontro così: “Il tempo incombe nelle nostre vite. Anche quando siamo in vacanza sembra che il tempo che abbiamo a disposizione finisca ancora prima che ci venga concesso. Dobbiamo ammettere che quell’improvvisa disponibilità di tempo che offre la ‘vacanza’ quasi ci terrorizza. Nella Torah, se il lavoro è un diritto, il riposo è un ordine, è l’obbligo paradossale della libertà. Ma che cosa vuol dire concretamente riposare? Il riposo è un agire, dove importante diventa come si agisce. Riposare vuol dire spezzare quel nesso tra mezzo e fine che pervade la consueta produttività dei nostri giorni”.