Bondeno
21 Ottobre 2015
Decine le persone presenti l'altro pomeriggio a casa Bottazzi per i festeggiamenti del primo biennio di attività della struttura

Il centro disabili “Cerevisia” compie due anni

di Redazione | 2 min

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ColettiCsoBondeno. Il Centro socio-occupazionale per disabili ‘Cerevisia’ compie due anni e festeggia la ricorrenza con i tanti ragazzi inseriti nel progetto, istituzioni, genitori e vertici della Cooperativa Serena e di Confcooperative.

Decine le persone presenti l’altro pomeriggio a casa Bottazzi per il primo biennio di attività della struttura, che alterna laboratori per la fabbricazione di bevande a un laboratorio ceramico che lavora – sotto la supervisione del maestro ferrarese Riccardo Biavati – a stretto contatto col Comune. I dieci ragazzi coinvolti stanno infatti imparando l’arte della realizzazione manuale di oggettistica in terracotta. “L’amministrazione crede molto in questo tipo di attività, che rientra nei servizi socio-educativi a carattere sperimentale inseriti nella programmazione del distretto Ovest – ha detto l’assessore Cristina Coletti -. A tal fine per il secondo anno abbiamo deliberato lo stanziamento di 40mila euro per sostenere l’attività del centro. Si tratta di una realtà importante per le famiglie del territorio che in questi anni è stata in grado di fornire alle persone accolte integrazione e crescita personale attraverso l’individuazione di percorsi socio-educativi individuali”. “Siamo una cooperativa di comunità – ha detto il presidente di coop Serena Claudio Dusi -. Il nostro business è fare affari d’amore. I nostri soci lavorano con passione: insieme siamo una famiglia, che conta sulla vicinanza delle istituzioni”. E il direttore Nicola Folletti: “Il nostro obiettivo è realizzare attività per sviluppare le capacità dei ragazzi, con la prospettiva di offrire loro le conoscenze per un eventuale inserimento lavorativo”.

“Le coop sociali – ha spiegato il direttore di Confcooperative Ferrara Ruggero Villani – negli anni della crisi sono quelle che sono cresciute di più, perché sono collettori di iniziative della cittadinanza e possono contare su famiglie di volontari unite per erogare servizi di qualità, offrendo al contempo occupazione femminile, anche a giovani e laureati”.

E per il futuro ha annunciato la coordinatrice Angela Dianati ci sono già nuovi progetti pronti. Dopo bevande e ceramica già si parla di nuovi laboratori per la cardatura della lana.

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