di Valentina Faggion
Berra. Maria Rosa Pizzi, ex professoressa di lettere della scuola media di Berra (dal 1970 al 1984), ha deciso di raccontare la sua storia e i suoi ricordi davanti ad un vasto pubblico, ormai affezionato a lei per via della sua professione, ma soprattutto legato ai suoi ricordi e alla sua esperienza di vita, grazie al libro da lei scritto: “Quel tanto che basta”.
Nel pomeriggio di sabato 17 ottobre presso il centro culturale di Berra, dopo le introduzioni dell’assessore Elisa Gulmini e dell’amica Cristiana Serafini, l’autrice ha tenuto la presentazione del suo libro in maniera molto informale: tante sedie, raggruppate e vicine all’oratrice. Vicine per non farla sentire nel classico ruolo della professoressa dietro ad una cattedra, ma vicine anche per ricordarle l’affetto dei presenti.
“Inizialmente non pensavo di arrivare a scrivere un libro – afferma l’autrice -, sono infatti partita con l’intenzione di scrivere una sorta di diario sui ricordi della mia infanzia, trascorsa a Berra. Proprio per questo la pubblicazione di questo libro è stato un lavoro molto lungo e ponderato”.
Il libro, dopo uno scrupoloso lavoro assistito dalla presenza del nipote, è stato pubblicato con lo pseudonimo “Rina Benini”, questo per omaggiare la sorella (da cui ha preso il nome) e la nonna (da cui invece ha preso il cognome). Pseudonimi nel libro sono anche i nomi dei personaggi, alcuni realmente esistiti e altri di fantasia, come i nomi dei luoghi dove si svolgono le vicende, anche se in realtà un abitante di Berra può facilmente capire a cosa si riferisca l’autrice.
“In un secondo momento – continua Maria Rosa Pizzi – mi sono pentita di non aver usato i veri nomi dei luoghi dove erano ambientate le vicende e di non avere mai utilizzato il nome del nostro paese, sono invece felice della scelta dello pseudonimo per la firma del libro”.
L’assessore Gulmini e Cristiana Serafini hanno letto durante l’incontro diversi parti del libro e molti dei partecipanti, anche se avevano già provveduto alla lettura prima del ritrovo, hanno riassaporato con piacere quei momenti carichi di emozioni, in ricordo di una vita vissuta con grande forza caratteriale, grazie alla quale l’autrice ha potuto superare dolorose difficoltà.
“Davanti a certe difficoltà che la vita pone nel proprio cammino – conclude l’autrice – l’unica scelta è essere forti”.
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