Secondo incontro con la danza del Québec al Teatro Comunale Abbado. Per il Festival di Danza Contemporanea oggi martedì 13 ottobre alle ore 21 va in scena la danza di Marie Chouinard, danzatrice eccellente e coreografa di punta della danza canadese con all’attivo più di cinquanta creazioni, 12 anni di carriera solistica, 25 di compagnia. A Ferrara l’artista presenta la sua compagnia in un dittico da non perdere in cui riscrive due capolavori creati da Vaslav Nijinskij, rivoluzionario maestro della danza del primo Novecento: Prélude à l’après-midi d’un faune e Le Sacre du printemps. Due lavori di altissima qualità che mettono in luce le caratteristiche che hanno portato la critica internazionale a definire Chouinard “femme sauvage” della danza canadese.
Prélude à l’après-midi d’un faune è stato creato da Chouinard nel 1994 e riprende la stessa gestualità e la stessa struttura dell’assolo che creò e interpretò nel 1987. Rispetto alla prima versione qui si aggiunge la musica di Debussy, ma intatto resta il fascino e l’emozione che in pochi minuti sa ricreare l’artista: Le ninfe della coreografia di Nijinskij sono evocate da fasci di luce, il fauno prende vita nella gestualità della danzatrice, pervasa di fortissimo erotismo.
Balletto in un atto di cinquanta minuti, Le Sacre di Marie Chouinard è del 1993, ottanta anni dopo il Sacre du printemps del 1913 di Igor Stravinskij, proposto nella coreografia di Vaslav Nijinskij che, con intuito modernissimo, affidò agli interpreti momenti solistici da danzarsi all’unisono. Anche nella coreografia di Marie Chouinard l’assolo è il punto di riferimerimento. Ogni interprete si muove in solitudine, condivide la scena con gli assoli degli altri danzatori o li incrocia in destabilizzanti duetti e terzetti. Il Sacre di Stravinskij nella versione di Chouinard è. La partitura di Stravinskij, interpolata da interventi sonori Rober Racine, scandisce la danza con la sua con potenza strumentale. Chouinard firma così una struttura coreografica non narrativa, che dà voce alla relazione tra l’ascolto del corpo e ciò che la musica di Stravinskij mette in moto con la sua forza di rottura.
Al termine della rappresentazione i danzatori saluteranno il pubblico in un incontro condotto da Francesca Pedroni, giornalista e critico di danza.
Info: www.teatrocomunaleferrara.fe.it, biglietteria 0532 202675
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