Politica
4 Ottobre 2015
Formigli: "Queste politiche miopi, disumane, antieconomiche e destabilizzanti non stopperanno l’arrivo dei migranti"

Accoglienza, “l’incapacità dell’Ue è voluta”

di Elisa Fornasini | 4 min

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OLYMPUS DIGITAL CAMERA“Le politiche europee di accoglienza determinano la morte e la sofferenza di migliaia di persone in maniera voluta”. Non le manda a dire il presidente di Medici senza Frontiere Loris De Filippi, secondo cui “è inaccettabile che la grave incapacità di accoglienza dell’Unione Europea sia voluta e dolosa”. Una dichiarazione forte che colpisce il pubblico di Internazionale accorso al cinema Apollo per andare oltre alla risposta dei governi a una crisi umanitaria senza precedenti. Una risposta definita “inadeguata” e soprattutto “voluta” per limitare il “pull factor”. Un’immagine condivisa anche da Corrado Formigli di Piazzapulita-La7, moderatore dell’incontro “#Milionidipassi verso l’Europa”, secondo cui “queste politiche di deterrenza miopi, disumane, antieconomiche e destabilizzanti non stopperanno l’arrivo dei migranti”. Un arrivo che non viene comunque visto come un’invasione.

“Troppo spesso si parla di invasione e gira questa idea che siamo oggetto di cataclismi – commenta Formigli -. Eppure tra i primi dieci Paesi che accolgono i rifugiati nel mondo non ce n’è neanche uno europeo. Ad esempio in Libano la media è di 232 rifugiati accolti su mille, la media europea è di 1,1”. Numeri che smentirebbero questa emergenza, così come vengono smentite “le parole vuote e senza senso ripetute dai politici”, come il mantra “accogliamo i siriani ma non gli afghani perché in Afghanistan non c’è una guerra e quindi sono migranti economici: andate a chiederlo a Kunduz”. Proprio in questa città afghana era situato il centro traumi di Msf, distrutto venerdì notte “da un bombardamento reiterato che è costato la vita a tre nostri medici” fa sapere De Filippi, che si dice “oltraggiato e scioccato dal fatto che qualcuno (il colonnello Brian Tribus, portavoce delle forze Usa in Afghanistan, ndr) risponda che è stato un danno collaterale. Lì una struttura sanitaria rappresenta un santuario, è un errore inammissibile”.

OLYMPUS DIGITAL CAMERAUn lungo applauso accompagna il ricordo delle vittime di Msf, definiti da Formigli “piccoli grandi eroi che mettono la loro vita in pericolo per salvare altre vite”. Il giornalista di La7 sposta poi l’attenzione sulla rotta dei migranti che ora dovranno affrontare anche l’inverno. “Nessuno sta preparando l’emergenza freddo -annuncia De Filippi – ma se non ci si muove adesso avremo quello che abbiamo visto l’anno scorso: traumi, morti per assideramento, amputazioni da freddo. Poi l’opinione pubblica si scuoterà per brevissimo tempo ma mancheranno ancora strutture adatte a dare riparo a queste persone. Medici Senza Frontiere ha sestuplicato le sue attività e vogliamo aumentare ancora la nostra capacità di risposta ma tutti gli altri non ci sono: chiediamo all’Unione Europea e all’Alto Commissariato di preparare una capacità di ricezione e di accoglienza e di valutare passaggi legali e sicuri per i migranti, i viaggi in aereo potrebbero essere messi in atto da subito”.

“Tutti i 28 paesi che compongono l’Unione Europea sono colpevoli di non starsi preparando all’emergenza freddo” rincara la dose De Filippi secondo cui “la storia ci condannerà: chi sta dalla parte sbagliata della storia verrà condannato, la parte giusta è quella dell’accoglienza”. Segue un altro fragoroso applauso, rafforzato dall’invito a “rimanere umani” lanciato da Nando Sigona, sociologo dell’Università di Birmingham. Il relatore si lancia anche in un’esamina della politica di accoglienza intrapresa dalla Merkel che “tende ad accogliere i siriani più scolarizzati, una selezione su base etnica e sociale che va contro la convenzione di Ginevra”. Che i migranti vengano visti come una forza lavoro è però innegabile. “Se io avessi un’azienda li assumerei – commenta Formigli – per la loro determinazione che gli ha fatto superare viaggi terribili in mare e in deserto in cerca di una vita migliore”.

L’incontro passa poi a sfatare i pregiudizi in ambito sanitario. “È un’assurdità immaginare che queste persone possano diffondere una malattia come quella dell’ebola – dichiara il presidente di Medici Senza Frontiere – e associare i migranti a persone che portano malattie è una cosa gravissima e razzista. Le patologie che effettivamente abbiamo visto sono ascrivibili alle condizioni di vita pessime e subumane in cui vivono. Va fatta una battaglia di civiltà affinché il sistema sanitario nazionale dia delle risposte a tutte le persone indipendentemente dal loro status ed etnia – conclude De Filippi – e va fatta non solo perché lo prevede la nostra costituzione ma perché è una questione di civiltà. Dovremmo vergognarci a dire che queste persone non meritano il trattamento e ci ‘rubano’ i posti negli ospedali”. “Il nostro problema non è solo l’accoglienza ma la mancanza di ascolto – interviene un senegalese durante il dibattito finale -: dopo il salvataggio abbiamo bisogno di incontri per integrarci con la comunità e non di essere rinchiusi nei centri di accoglienza come fossero delle prigioni. Per questo sono d’accordo sul progetto di far svolgere ai migranti dei lavori socialmente utili, vogliamo essere utili per la società che ci ospita”.

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