Naomo Lodi indagato per peculato. Già chiuse le indagini
Nicola Lodi, detto Naomo, dopo la condanna in primo grado a 2 anni e 10 mesi per induzione indebita, rischia di affrontare un ennesimo processo penale. Questa volta l'accusa è di peculato
Nicola Lodi, detto Naomo, dopo la condanna in primo grado a 2 anni e 10 mesi per induzione indebita, rischia di affrontare un ennesimo processo penale. Questa volta l'accusa è di peculato
Si è schiantato sui prati di Palmirano, a poche centinaia di metri dall'ospedale di Cona, un ultraleggero guidato da un uomo di 66 anni. La chiamata ai vigili del fuoco e alla Polizia di Stato è arrivata intorno alle 11.45. A dare l'allarme sono stati alcuni automobilisti di passaggio
Fondamentale per la sentenza è stato il riconoscimento dell'assenza di "problematiche relative alla meritevolezza". La libera professionista non aveva infatti contratto debiti in modo irresponsabile, ma era stata travolta da eventi esterni ritenuti a lei non imputabili
In una situazione umanitaria per cui a livello globale sono 120 milioni le persone costrette alla fuga (dall’ultimo report dell’Agenzia Onu per i rifugiati), l’8 novembre a Ferrara si è ripartiti dalla realtà locale per tratteggiare un quadro delle tutele previste per i minori stranieri non accompagnati
Caro Sig. sindaco, Mi permetto di darti un suggerimento sui “maranza”. Penso che quelli coinvolti non siano più 50 e se sono di più non superano i 100. Ti suggerisco di riceverli uno per uno nella Casa Comunale. Chiedi il loro nome e chiamali così. Fatti raccontare dove abitano e come vivono
di Francesco Altavilla
Ultimo giorno della festa nazionale dell’Unità sulla Scuola, organizzata dal circolo centro cittadino del Partito Democratico ferrarese. Il primo appuntamento di ieri (domenica), ha visto confrontarsi in un seminario sull’applicazione della legge 107, Giancarlo Cerini, dell’ufficio didattico per l’Emilia Romagna, Maria Grazia Rocchi, deputata Pd impegnata nella VII commissione, Stefano Versari, direttore generale dell’ufficio scolastico regionale per l’Emilia Romagna, Francesca Puglisi responsabile nazionale Scuola del Partito Democratico (già presente alla serata delle polemiche di giovedì con il ministro Giannini), moderati da Francesca Marchetti, consigliere regionale dem.
Secondo Giancarlo Cerini, i 42mila istituti scolastici presenti in Italia, “devono essere 42 mila punti di luce, a fronte di una crisi strutturale della Scuola, che non è passeggera”, la riforma va dunque interpretata nel suo complesso dal momento che affronta “questioni più complesse di questo o quel comma” su cui a suo parere si sono concentrate le polemiche.
Polemiche di cui Stefano Versari ha detto di faticare a “capire le ragioni dal momento che la legge 107 affronta temi e aspetti di cui si parla da decenni nel mondo della scuola”. A parere di Versari “chi genera ansia in maniera negativa, cioè senza motivo è uno s*****o”. L’unica piccola nota di Versari è sul modo in cui la riforma affronta temi come il rapporto scuola lavoro, il merito, la formazione degli insegnanti “un po’ ruvida – l’ha definita – ma d’altra parte se non fosse stato così la discussione sarebbe andata avanti per altri 40 anni”.
Anche sulle assunzioni le idee del direttore dell’ufficio scolastico regionale sono chiare: “solo in Emilia Romagna abbiamo 65 mila dipendenti senza contare i supplenti”. Un dato che a suo parere dà conto della giustezza sul provvedimento di assunzione, nonostante la mobilità perché “sono i docenti che devono seguire gli studenti, e devono andare dove sono gli studenti”.
Francesca Puglisi, si è riallacciata all’argomento assunzioni e classi di concorso, ricordando che il provvedimento riguardante il secondo tema deve ancora passare alle settime commissioni di Camera e Senato. La Puglisi ha tenuto ha ricordare che su tutti i punti della delega al governo, così come intorno all’implementazione della riforma verso l’integrazione con il mondo del lavoro, “ci sarà un grande momento di ascolto che coinvolgerà associazioni, genitori, sindacati, perché nessuno è solo di fronte al cambiamento proposta dalla legge 107”. Una riforma, ha precisato la senatrice democratica, che è “ancora un ‘work in progress‘, un sentiero tracciato da scrivere sulle carte tutti insieme”.
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