Eventi e cultura
14 Settembre 2015
Due weekend di danza e cultura tra lezioni, esibizioni e proiezioni di film

Il tango abbraccia Ferrara

di Redazione | 3 min

unnamed (12)Torna il Ferrara Tango Festival, quest’anno in una veste completamente rinnovata. Ferrara chiama a raccolta tutti i milongueros per omaggiare il tango con due weekend di danza e cultura (19, 20, 25, 26 e 27 settembre) in cui si susseguiranno lezioni, esibizioni, artisti, dj e tante ore di ballo. E poi la novità di questa 7° edizione: quest’anno il Ferrara Tango Festival comprenderà una rassegna cinematografica di pellicole “tangueras” che verranno proiettate direttamente nella sala della milonga prima dell’inizio del ballo. Per un’ora o poco più la milonga diventerà cinema e sarà dunque possibile “disfrutar” di una bella opportunità: vedere un film fatto con il cuore e poi fermarsi a ballare.

“Il festival si presenta in forma radicalmente cambiata – anticipa Rita Grasso, presidente dell’associazione TangoTe di Ferrara, organizzatrice della manifestazione con il patrocinio del Comune di Ferrara – perché in un momento in cui in Italia e in Europa il tango sta esplodendo, sento forte la necessità di fare una pausa per riflettere sulle sue radici, popolari, musicali, sociali andando all’essenziale delle cose. Questo non significa mettere in campo una nostalgica operazione di recupero di passate memorie, ma aprire l’orizzonte per rendere più concrete e più lucide le scelte di oggi. Esiste uno specifico del tango che sicuramente coinvolge il corpo, ma anche e soprattutto la musica e la parola e prima ancora una sensibilità, che se pure è d’oltreoceano, possiamo avvicinare”.

Un avvicinamento che passerà attraverso il linguaggio filmico. Ogni sera, prima della milonga verrà proiettato un film. Si tratta in tutto di 5 docufilm d’autore, vincitori di prestigiosi premi internazionali e capaci di indagare tra le pieghe più nascoste dell’universo tango, aprendo dunque spiragli e risvegliando sensibilità: Ad occhi chiusi di Simonetta Rossi; El ultimo aplauso di GermanKral; Tango. Una historia con jiudios di Gabriel Pomeraniec; Si sos brujo. Una historia de tango di Caroline Neal; El otro camino. Tango con Rodolfo Mederos di Gabriel Szollosy. Un solo film è in italiano, mentre gli altri quattro sono in lingua spagnola, alcuni con sottotitoli in italiano e alcuni in inglese. Ma chi balla il tango, un po’ di castillano lo mastica sicuramente.

Nell’organizzare questo evento, Rita Grasso ha voluto però conservare anche i tratti tipici di un festival del tango, cioè i momenti di studio e approfondimento che chi balla ama molto, chiamando a tenerli due milongueras e insegnanti di grandissima esperienza e tra le più interessanti e “solide” dell’attuale panorama: Eleonora Rivetti da Brescia e Roberta Coen da Roma le quali svolgeranno – nei due weekend in cui si snoda il festival – sei interessantissime lezioni oltreché ballare, nella serate di sabato, un tango a dimostrazione del loro stile. A creare la buena onda per far ballare tutti ci penseranno poi 5 dj: Jorge Ramirez Civadda, Adan El Capitan, Luigi Felisatti, PuntoyBranca e Gabriel Sodini, che terrà anche uno stage per dj o semplici appassionati sull’introduzione alla storia dell’orchestra tipica e come si musicalizza in milonghe e festival.

E ancora, a lato del festival e rivolte a tutti coloro che ancora non ballano il tango ma potrebbero essere incuriositi tanto ad avvicinarsi ad esso oltre che come spettatori passivi di un film anche mettendosi in gioco, ecco le “Lezioni Primi Passi” tenute Rita Grasso e dal milonguero argentino Pablo Petrucci per far provare la “chimica dell’abbraccio”. Un’ultima novità di questo festival è avere poi spostato la sua ubicazione dentro la città, dando dunque la possibilità a chi viene da fuori di unire alla passione del tango la visita alla città estense. L’intero festival si svolgerà infatti al centro sociale Acquedotto in corso Isonzo 42/a dove si ballerà in entrambe le due grandi sale del centro n cui andrà in contemporanea la stessa musica.

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