Eventi e cultura
24 Agosto 2015
Alla Giostra del Monaco in viale IV novembre Luisella Fogo svela le origini della nobile casata in terra veneta

Gli Este prima della Ferrara estense

di Redazione | 3 min

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unnamed (40)di Federica Pezzoli

È un vero e proprio viaggio all’indietro nel tempo quello che si può compiere in questi giorni passeggiando sul Baluardo di Santa Maria alla Fortezza di Viale IV novembre grazie alla Giostra del Monaco, la manifestazione organizzata dalla Contrada di San Giacomo giunta alla sua undicesima edizione, che durerà fino al 30 agosto.

Si viene catapultati fra le strade di un borgo medievale dove i prodotti degli artigiani locali e le libagioni delle taverne si possono acquistare solo dopo un passaggio al Banco del Cambio per poter sostituire i propri euro di epoca contemporanea con gli scudi di Azzo Novello. Poco più in là i cavalli pascolano vicino all’accampamento degli armati, mentre chi lo desidera si può cimentare nel tiro con l’arco o con la balestra.

La rievocazione ferrarese trae il proprio nome dall’unica giostra equestre con mazza ferrata intitolata all’acerrimo nemico di Azzo VII, detto Novello, capo dei guelfi della Marca: il ghibellino Ezzelino II da Romano, padre di Ezzelino III sconfitto in quella battaglia di Cassano d’Adda (1259) la cui rievocazione è uno degli eventi principali dell’intera manifestazione.

Siamo agli albori del potere estense su Ferrara, i fasti della corte rinascimentale sono per ora ancora lontani: la casata sta costruendo la sua fortuna, fra battaglie e alleanze matrimoniali, nella valle padana abbandonando mano a mano le terre d’origine nel Veneto.

unnamed (41)A questo burrascoso e cruciale periodo è stato dedicato l’intervento di domenica sera di Luisella Fogo, autrice di “Il millennio di Casa d’Este”, volume che in 28 capitoli, 38 cartine e 12 alberi genealogici narra i fasti e le onte del grande casato, che in realtà non si è ancora estinto: lo ritroviamo infatti ancora oggi con Lorenzo d’Asburgo-Este, principe imperiale d’Austria nonché duca di Modena, Reggio e Massa Carrara e arciduca d’Austria-Este.

Il libro è nato nel 2014 per celebrare tre anniversari collegati alla casata: “il 1014, il 1814 e il 1914. Il 1914 – ha spiegato Luisella Fogo – è l’anno dell’attentato a Francesco Ferdinando d’Austria-Este, il 1814 con il Congresso di Vienna alla duchessa Beatrice d’Este vengono restituiti i possedimenti persi con l’arrivo in Italia di Napoleone, mentre il 1014 è l’anno d’attestazione della presenza a Este del longobardo Alberto Azzo I. Suo figlio Alberto Azzo II, morto nel 1097 all’età di 101 anni, sarà il capostipite della dinastia”. Tuttavia la casata estense nascerà ufficialmente solo con il nipote Obizzo I, nominato nel 1165 marchese d’Este, mentre i suoi antenati facevano parte della dinastia Obertenga. Ma da dove viene il nome della cittadina veneta e della casata ferrarese Este? Luisella Fogo ha svelato che la sua origine va mercato nell’antico nome del villaggio di epoca romana: “Atheste, a sua volta derivato dal vicino fiume Athesis, cioè l’Adige”, che si è spostato a sud solo secoli dopo la sua fondazione.

Altri appuntamenti di questa settimana medievale sono: martedì 25 alle e 21 giovedì 27 alle 21.30 le presentazioni del nuovo volume di Francesco Scafuri “Alla scoperta della Ferrara perduta” (Faust Edizioni) e de “L’abbazia dei Cento Delitti” di Marcello Simoni (Newton Compton), sabato 29 alle 22.30 la rievocazione della battaglia di Cassano d’Adda, infine domenica 30 dalle 18.30 la Giostra del Monaco con la proclamazione del Paladino Estense.

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