“Servono coscienza e buon senso. Con anziani imbavagliati, picchiati e rapinati nelle proprie case è un crimine che le prefetture si occupino – ormai solo ed esclusivamente – di accoglienza degli immigrati”.
È l’incipit della lettera che il capogruppo leghista in Regione Alan Fabbri ha indirizzato questa mattina al ministro dell’Interno Angelino Alfano, dopo i fatti di Mesola (Ferrara), dove una 94enne è stata aggredita, rapinata e immobilizzata all’interno della propria abitazione e soccorsa dal figlio solo dopo 48 ore. La rapina risale alla notte tra giovedì e venerdì scorsi, ma solo ieri mattina la donna è stata liberata.
Nella missiva Fabbri chiede al titolare del Viminale “di prevedere integrazioni d’organico delle forze dell’ordine, l’approvazione di nuove leggi che tutelino agenti e militari nell’esercizio delle loro funzioni di sicurezza”. “Si è passato il limite – scrive Fabbri -. La questione sicurezza è sempre più una necessità urgente e ineludibile, eppure – in una schizofrenica concezione delle priorità – gli uffici territoriali del governo sono impegnati – anima e corpo – unicamente nel trovare soluzioni abitative per gli immigrati”.
“La provincia di Ferrara – denuncia Fabbri – esplode d’immigrazione” e “c’è il rischio di tensioni sociali”. La lettera si chiude con un monito: “InformarLa della situazione in atto – scrive il capogruppo leghista rivolgendosi ad Alfano – è nostro dovere. Se, a fronte dei fatti di cronaca e delle notizie che Le abbiamo rappresentato, nulla sarà fatto da questo governo, nessuno dei ministri che compongono l’Esecutivo potrà smarcarsi dalle responsabilità, potrà chiamarsi fuori. Vista la situazione, ogni silenzio, ogni immobilismo, ogni occasione persa sono – per quanto ci riguarda – colpevoli”.