di Matteo Rubbini
“Da ‘musulmano moderato’ dico: non esiste l’Islam moderato”. Con queste parole il giornalista Magdi Allam introduce il suo libro, “Il Corano spiegato da Magdi Cristiano Allam”, presentato all’interno della rassegna letteraria Autori a Corte presso il Giardino delle Duchesse.
Allam, giornalista e Deputato presso il Parlamento Europeo, prima del battesimo cristiano celebrato dal Papa Benedetto XVI, è stato per cinquantasei anni di fede musulmana, un momento che lo ha profondamente segnato portandolo a condannare il credo islamico diventandone un apostata.
Il giornalista, dopo aver rinunciato alla moderazione di Sergio Gessi, direttore della testata web ferraraitalia.it, sceglie la via del monologo per illustrare i tratti salienti contenuti all’interno del libro che prende per mano il lettore mostrandogli i dettami delle ‘sure’ del Corano.
“Leggere il Corano, in questo momento storico, è importante per capire l’ideologia che i terroristi dell’Isis applicano in maniera fedele e genuina” – ricorda Allam– “Il detto ‘dopo Costantinopoli anche Roma sarà islamizzata’, non è sostenuto solo dagli integralisti, lo pensano tutti i fedeli dell’Islam”.
Un intento comune, secondo Allam, da concretizzare con modus operandi differenti, i moderati metteranno le ‘mani su Roma’ attraverso la predicazione, discorso diverso per gli estremisti che raggiungeranno il proprio scopo con la morte, la violenza ed il terrore.
Una delle mosse per combattere l’avanzata dell’Isis, ha ricordato nuovamente il giornalista egiziano, è quello di conoscere i testi fondanti, quest’ultimi si distaccano sostanzialmente dalla Bibbia: “La differenza tra i testi cristiani ed il Corano è basata sul fatto che i primi sono concepiti come testi scritti da uomini, e proprio in virtù di questa natura gli aspetti violenti contenuti in essi possono essere contestualizzati nel tempo attraverso l’uso di parametri critici. Il Corano è definito come archetipo celeste, creata dallo stesso Allah. L’Islam è la religione del Dio che si è fatto testo. Non ci può essere alcuna interpretazione o filtro da parte del musulmano”.
Allam ricorda l’episodio accaduto nel 2013 a Londra, quando due terroristi decapitarono un soldato britannico invitando i passanti a fotografo i resti del militare: “Questo è l’esempio di come l’Isis si serva dei sistemi di comunicazione per radicare in noi la paura. Sanno benissimo che non possono tagliare la testa a tutti, ma vogliono sopraffarci con il terrore”.
Rivendicare le radici delle propria civiltà rimane per Allam uno dei punti di forza per combattere la ‘dittatura del relativismo’ che rende i cittadini senza identità e “dispersi nella terra di nessuno, una terra che invece da altri viene vista come zona di conquista”.
Si parla, dunque, di crocifisso negli spazi pubblici tolto per ‘non ferire la suscettibilità di altri’, ma Allam ricorda che rimarrà sempre ‘un simbolo della nostra civiltà, prima ancora di essere un simbolo religioso’, affermazione che riscuote l’applauso del pubblico.
Nello spazio riservato alle domande dei presenti il dibattito ha toccato il tema del fenomeno migratorio: ”L’immigrazione è una male per entrambe le parti, sia per chi arriva che per chi ospita. Ama il prossimo tuo dice la Bibbia, ma chi ha detto che il prossimo sia solo a Lampedusa? – conclude Allam – “Il prossimo potrebbe anche essere l’anziano che fruga nei rifiuti per mangiare o i dodici milioni di disoccupati. Bisogna aiutarli a casa loro, lavorando sulla menti degli Africani formandoli affinché stiano meglio nella loro terra”.
La serata si era aperta già alle 19,45 con, dopo le consuete degustazioni gratuite di Storie di Té e Caffè e Caffetteria2000, con il doppio incontro moderato da Leonardo Punginelli degli autori Davide Nani e Davide Grandi protagonisti dei due volumi inediti di Este Edition Anatema e Dio e D’io, sconosciuti al garnde pubblico ma che hanno comunque trovato la loro fetta di estimatori nella serata. Fetta ben più ampia invece quella di Stefano Malvestio che con la sua cicloguida Anello cicloturistico dei quattro fiumi Inveneto Editore) ha portato la platea a spasso fra le terre del Po, coinvolgendo il pubblico e ricevendo i complimenti come protagonista dello spazio outsider che, novità dell’anno, sta trovando un sempre più ampio consenso.
Il prossimo appuntamento è per mercoledì 22 luglio dove, fra gli altri, sarà protagonista Gianluigi Nuzzi volto e voce della trasmisisone Quarto grado su Rete4.
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