Sipro festeggia i 40 anni con i Fablab
Convegno dedicato al fabrication laboratory come incubatore di innovazione
È stato dedicato ai Fablab, che cosa sono e come funzionano questi fabrication laboratory, la prima iniziativa per celebrare i 40 anni di attività di Sipro, tenutasi martedì 26 maggio a palazzo Muzzarelli Crema.
Si parla molto di questi luoghi messi a disposizione di privati, scuole, artigiani, designer e tutti coloro che desiderano trasformare le proprie idee in nuovi prodotti e prototipi. Ma come funzionano nella pratica questi laboratori e soprattutto quali sono i vantaggi o le ricadute in termini di innovazione dei territori in cui iniziative di questo genere sono state attivate?
Per rispondere a queste domande, Sipro ha elaborato una sorta di percorso di formazione, pensato per enti pubblici, associazioni di categoria, Università, incubatori di impresa in primis, ma anche per privati e imprese in seconda istanza. Un percorso che partendo dall’inquadramento del tema FabLab e della definizione di un linguaggio comune a tutti gli operatori interessati, dovrebbe permettere di definire nel contesto ferrarese l’opportunità di realizzare un vero e proprio FabLab, mettendo in rete le iniziative già in corso o le progettualità da sviluppare.
In questa direzione è andato l’incontro dell’altro giorno, a cui hanno partecipato la presidente Sipro Caterina Brancaleoni che ha presentato l’iniziativa nell’ambito del quarantennale dell’Agenzia Provinciale per lo Sviluppo, prima di passare la parola a Barbara Busi di Aster che ha illustrato i nuovi contesti e i nuovi linguaggi degli artigiani digitali e makers in uno scenario più complessivo dei Fablab.
È intervento poi Massimo Menichinelli di OpenP2Pdesign su cos’è e come nasce un FabLab mentre Pietro Dioni di On/Off FabLab Parma si è concentrato sul Fablab tra making, co-working ed educazione. Il convegno si è chiuso con le parole di Marco Martelli di FabLab Imola che ha presentato il rapporto tra Fablab e scuola tecnica.