Dalla Toscana una menzione d’onore per il ferrarese Sergio De Marchi
Menzione d’Onore ricevuta dal ferrarese Sergio de Marchi al Premio Internazionale artistico-letterario Nuovi Occhi sul Mugello
Menzione d’Onore ricevuta dal ferrarese Sergio de Marchi al Premio Internazionale artistico-letterario Nuovi Occhi sul Mugello
Venerdì 20 giugno alle 16:30 e alle 17:30, visite guidate al Centro Studi Bassaniani
Venerdì 20 giugno, al Korova Milk Bar, Ferrara ospita la presentazione di “Samurai Gravel. Viaggio in bicicletta in Giappone per riscoprire la bellezza dentro di noi”, il nuovo libro di Caterina Zanirato
Mercoledì 18 giugno alle 21.15 il Teatro Ferrara Off ospita il debutto di "Ode alla distruzione" nell’ambito della 9° edizione di Bonsai, il Festival di Teatro contemporaneo.
C’è una fiera dove si raccontano le paure. Paure che diventano fiaba, leggenda, memoria. È piccola, si osserva in silenzio, uno spettatore alla volta. Sono storie nate nelle campagne ferraresi, dai racconti sussurrati nei cortili e tramandati a voce. Arrivano da Ferrara, ma hanno incantato perfino la Corea del Sud. Ora ritornano a casa, nella loro città, per farsi ascoltare. Si tratta de “La piccola fiera della paura” di Officina Teatrale A_ctuar
“Un forte della Grande Guerra, un gruppo di amici e una bambina scomparsa un secolo fa”: questi gli elementi che hanno dato l’ispirazione a “Il Battaglione Dimenticato”, nuovo romanzo autopubblicato dallo scrittore ferrarese Simone Zagagnoni, che ha avuto il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri (in occasione del centenario della prima Guerra Mondiale), oltre che della Provincia di Belluno, dei Comuni di Feltre e Ferrara e della Pro Loco di Arsiè.
Il libro racconta la storia di Stefano, giovane villeggiante emiliano che era solito recarsi, sin da bambino, nella località di vacanza trentina di Castello Tesino assieme ai suoi nonni materni. E fu durante una gita che, assieme ad un amico, visitò il Forte di Cima Campo, un complesso militare fortificato della Prima Guerra Mondiale, che ebbe un importante ruolo tattico per l’arresto degli austriaci. Da quel momento, il suo interesse per quel luogo diventerà una passione che lo porterà a studiare, per filo e per segno, le vicende militari dei giorni dal 10 al 12 novembre 1917. Durante le sue ricerche, Stefano e un paio di amici in visita al Forte hanno un incontro con una forza misteriosa nascosta nelle gallerie della struttura; indagano e scoprono, grazie ad alcune persone del posto, la leggenda del Forte posseduto e protetto da uno spettro, il quale si paleserebbe alla gente in forma di bambina vestita con un cappottino rosso. Si narra che terrorizzasse gli sventurati che capitavano in quei luoghi, senza tuttavia far mai veramente del male a qualcuno. Vengono inoltre a sapere che del fantasma già si parlava ben prima dello scoppio del conflitto. Ma il mistero della bambina con il cappotto rosso non fece mai tanto scalpore, rimanendo fra le mura delle case dei locali.
“È soprattutto la caparbietà e il senso del mistero del protagonista – spiegano i curatori – che lo porterà a conoscere la figlia di uno dei capomastri che avevano lavorato alla costruzione del complesso blindato. Da un primo colloquio ne verrà fuori che il padre dell’anziana signora aveva scoperto un efferato omicidio ai danni di una bimbetta proprio negli ultimi giorni di cantiere, quando cioè la struttura era stata terminata, pronta per essere presidiata dai soldati. Dai dettagli della canuta signora, si comprende che si trattava di un omicidio rituale realizzato da non si sa quale setta o gruppo occulto, e che il corpicino della piccola sarà imprigionato all’interno della struttura. Un rito, in breve, che porterà a intrappolare in quel luogo macabro anche le anime dei soldati; ma grazie a Stefano, che si recherà spesso al Forte, esse saranno liberate. E rintracciati i resti mortali della piccola, fu possibile darle una degna sepoltura, fuori dalla struttura perché riposi per sempre in pace”.
Simone Zagagnoni è nato a Ferrara il 21 Luglio 1976 da padre architetto e madre disegnatrice, e già dall’età di 10 anni inizia a interessarsi, grazie alla presenza di numerosi libri in casa, della storia della propria città e più nello specifico al lato urbanistico e politico-sociale. Inizia verso il 1990 a compiere degli studi organizzati sulla storia delle famiglie, delle strade, delle chiese e dei palazzi di epoca antica, quindi altomedievale realizzando così un archivio di informazioni e dati piuttosto vasto, mentre nel 2000 si trasferisce a vivere a Milano dove inizierà a sviluppare quella che è la sua seconda passione, l’informatica iniziando a lavorare come libero professionista nel settore del web.
Dal 2003 al 2007 si trasferisce in Trentino, nel paese di Castello Tesino continuando a distanza le sue ricerche su Ferrara antica e sulla Prima Guerra Mondiale, per poi fondare nel 2010 l’associazione culturale e storica “Salinguerra II”, della quale riveste il ruolo di presidente. Il sodalizio si occuperà di mantenere e conservare cultura e tradizioni medievali della città ferrarese.
Nel 2011 pubblica la sua prima raccolta di poesie dedicate al periodo vissuto in montagna, il libro intitolato “Lassù” e stampato online venderà numerose copie. Alla fine dello stesso anno Simone pubblicherà sempre tramite un servizio di stampa online il libro “Ferrara: 1310, un plebiscito di epoca medievale”, che tratta di un documento di epoca trecentesca che elenca i cittadini di Ferrara che in quel periodo, giurarono fedeltà alla Santa Sede. Dopo questo saggio, a inizio 2012 Simone pubblica “I colori dei ricordi”, una seconda raccolta di poesie inedite. Nel 2013 pubblica il suo primo romanzo storico intitolato “La città dei Governatori” ambientato nella Ferrara di epoca carolingia. Di professione oggi è titolare di Studio Varda e realizza siti web e portali internet.
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