Cronaca
16 Maggio 2015
Il 19 maggio all'Auditorium di Santa Lucia i risultati di una ricerca scientifica sulla rianimazione cardiopolmonare

“Staying Alive” dei Bee Gees ha il ritmo giusto per il cuore

di Redazione | 2 min

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CARLO ALBERTO VOLTA“Staying Alive”, il noto brano dei Bee Gees, è stato oggetto di una interessante ricerca scientifica sulla rianimazione cardiopolmonare, i cui risultati verranno illustrati martedì 19 maggio alle ore 17, in Auditorium di Santa Lucia (via Ariosto, 35), nel corso di un ciclo di proiezioni pubbliche commentate da medici esperti, coordinati da Carlo Alberto Volta, associato del Dipartimento di Morfologia, Chirurgia e Medicina Sperimentale dell’Università di Ferrara.

“Nella rianimazione cardiopolmonare – spiega Volta – la frequenza delle compressione è una della caratteristiche più importanti al fine di ottenere un corretto ed efficace apporto di ossigeno al cervello. Deve essere compresa tra i 80 ed i 100 battiti per minuto, ma non è facile avere una reale idea di quanto veloce sia questa cadenza. Nel 2008, un gruppo di ricercatori americani dell’Università dell’Illinois ha fatto uno studio con l’obiettivo di trovare una canzone con un ritmo adeguato per ottenere un massaggio cardiaco efficace. Dopo numerose ricerche è emerso che la canzone con il ritmo giusto, con i suoi 103 battiti per minuto, è Staying Alive dei Bee Gees”. Specifica Volta: “L’iniziativa prevede due momenti: il primo, dedicato a spiegare l’importanza del massaggio cardiaco, provando ad affrontare il delicato argomento con un pizzico di ironia. A seguire, si parlerà di come la Scuola di Medicina di Unife promuova nuove tecnologie per insegnare il massaggio cardiaco, e non solo, ai futuri medici”.

“Durante l’evento – aggiunge il professor Volta – passeremo in rassegna i video delle maggiori società scientifiche a livello mondiale, e non solo, che hanno affrontato il problema del massaggio cardiaco in maniera scientifica, con un pizzico di ironia. Sono tutti filmati per le televisioni e adatti ad un pubblico di tutte le età. L’ultimo video che proietteremo spiegherà in particolare cosa, come e con quali tecnologie formiamo i nostri futuri medici attraverso il Laboratorio di Simulazione Medica Avanzata dell’Università di Ferrara”. A commentare i video, Riccardo Ragazzi, responsabile della formazione del Dipartimento Emergenza dell’Arcispedale S.Anna di Cona.

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