Cronaca
1 Maggio 2015
Convegno e tavola rotonda sulle prospettive future dei maceri al museo di Storia Naturale

Il futuro degli stagni di pianura

di Redazione | 3 min

unnamedNella Pianura Padana orientale sono presenti migliaia di maceri, gli antichi bacini artificiali un tempo utilizzati per la lavorazione della canapa tessile, e un certo numero di stagni con origine differente. Il museo di Storia Naturale di Ferrara si occupa del loro studio ormai da più di dieci anni. Di recente, altri ricercatori dell’Università di Ferrara, insieme a quelli dell’Enea di Bologna e dell’Università di Parma, hanno rivolto il loro interesse agli stagni di pianura.

Le informazioni ecologiche raccolte sono molte e alcune sono già state presentate al pubblico attraverso libri e mostre. Esistono però altre ricerche i cui risultati, in parte già condivisi in ambito scientifico, non sono ancora stati presentati al grande pubblico. Per questo il museo, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie dell’Università di Ferrara, l’associazione Naturalisti Ferraresi, l’Enea-Lecop di Bologna e l’Università di Parma, ha organizzato un convegno per sabato 9 maggio.

Nel convegno verranno presentate le informazioni sinora raccolte e alcune idee progettuali: si è iniziato, infatti, a pensare ad un futuro in cui questi piccoli bacini, presenti a migliaia nella Pianura Padana orientale, possano essere messi a sistema e resi capaci di svolgere in modo efficace e sostenibile funzioni ecosistemiche fondamentali, per il miglioramento della qualità delle acque e per la tutela della biodiversità nel fronteggiare i cambiamenti climatici in atto.

L’apertura dei lavori è prevista alle 9.30 con i saluti del direttore del museo, Stefano Mazzotti, e dell’assessore alla Pianificazione del Comune di Ferrara Roberta Fusari. Carlo Corazza del museo di Storia Naturale analizzerà poi la fauna e gli effetti dei parametri ambientali dei maceri del Ferrarese, mentre Roberto Fabbri e Fernando Pederzani della Società per gli Studi Naturalistici della Romagna presenteranno i coleotteri acquatici. Le caratteristiche morfologiche e biogeochimica delle acque dei maceri saranno trattate da Marco Bartoli dell’Università di Parma, Simone Busi ed Enrico Tesini di Enea-Laboratorio Lecop di Bologna.

Gian Paolo Borghi, consulente del Centro di Documentazione del Mondo Agricolo Ferrarese di San Bartolomeo illustrerà la cultura della canapa per passare poi la parola a Marco Bondesan dell’associazione Naturalisti Ferraresi che interverrà sui gorghi ed altre cavità di evorsione, particolari piccoli laghi di pianura. Giuseppe Castaldelli dell’Università di Ferrara, infine, presenterà un progetto per la riqualificazione del laghetto del parco urbano Bassani.

“Quale futuro per gli stagni di pianura?” è la domanda a cui si cercherà di rispondere con una tavola rotonda, moderata da Carla Corazza del museo di Storia Naturale, in cui interverranno Paolo Carini e Giulia Grossi del Comune di Castenaso (uno sguardo sui maceri al di fuori del Ferrarese); Giuseppe Castaldelli dell’Università di Ferrara (che funzione potrebbero avere?); Pier Luigi Viaroli dellìUniversità di Parma (l’importanza di metterli in rete, il valore per il miglioramento ambientale e il marketing territoriale); Moreno Po, dirigente del Settore Pianificazione Territoriale della Provincia di Ferrara (gli strumenti generali di tutela nel Ferrarese); Ornella De Curtis della Città Metropolitana di Bologna (l’importanza per la fauna minore, la tutela nel Bolognese); Renato Finco della Provincia di Ferrara (problematiche di conservazione); Luigi Fenati della Fondazione Navarra e Lorenzo Zibordi di Confagricoltura Ferrara (le istanze degli agricoltori) e Francesco Besio della Regione Emilia-Romagna (gli strumenti di tutela ed incentivazione forniti dalla Regione Emilia-Romagna). Il termine dei lavori è previsto alle 13.

Sabato 9 e domenica 10 maggio, inoltre, il museo di Storia Naturale ospiterà due sessioni mattutine di disegno dal vero nell’ambito del terzo festival organizzato dall’associazione Autori Diari di Viaggio che ha come finalità la diffusione dell’arte del disegno dal vero intesa come espressione artistica “istantanea” attraverso l’osservazione della società. La terza edizione del festival “Diari di viaggio” sarà quindi un’occasione per vedere gli artisti al lavoro, mentre delineano segni e colori per raccontare e memorizzare, attraverso il disegno dal vero, l’esperienza di vita, i viaggi, i rapporti tra gli uomini.

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