Dichiarare il falso per alzarsi il punteggio in graduatoria è un errore che non passerà più in sordina. Almeno nel settore dell’istituzione scolastica, dove per la prima volta sono stati effettuati controlli a tappeto, e non più a campione, su tutte le richieste di iscrizione a nidi e scuole d’infanzia comunali. Una nuova prassi che diventerà regola per tutti gli anni a venire, con l’obiettivo di redigere graduatorie più eque e più vicine alla realtà.
Controllare e correggere le ‘sviste’, infatti, modifica e non di poco le graduatorie, casualmente con uno schiacciamento verso il basso dei punteggi. Ma d’ora in poi fare i furbi per alzare la propria posizione in classifica non sarà più conveniente grazie all’intensificazione dei controlli, i cui risultati sono stati presentati questa mattina dall’assessore alla Pubblica Istruzione Annalisa Felletti e dal direttore dell’istituzione comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le famiglie Mauro Vecchi.
Il Comune ha passato al setaccio tutte le 1308 domande ricevute (717 per i nidi e 591 per le materne) riscontrando diversi errori, difficile dire se causati da una mancata comprensione della richiesta o da malafede. Dopo le verifiche, si è provveduto a contattare le famiglie per aggiustare i parametri non corretti, il tutto in uno spirito di piena collaborazione. “Il controllo è avvenuto in totale collaborazione e dialogo con le famiglie – conferma Mauro Vecchi -, un comportamento che ha pagato visto che, a fronte delle modifiche apportate, non ci sono stati ricorsi. Ci auguriamo che queste verifiche puntuali possano indurre comportamenti sempre più corretti per verificare sempre meno errori”.
Tutto merito del passaggio alle iscrizioni online. “La nuova procedura – spiega l’assessore Felletti – è più efficace sia per le famiglie, che possono compilare la domanda comodamente da casa, sia per il personale dell’istituzione Scuola che ha avuto così il tempo di controllare a tappeto tutte le richieste. Un cambiamento importante, quindi, che va nel senso dell’equità grazie alla possibilità di fotografare le reali necessità delle famiglie della città”. La procedura di iscrizione esclusivamente via internet riguarderà anche gli altri servizi scolastici (come trasporto, mensa e prescuola), le cui iscrizioni si apriranno nelle prossime settimane. Sempre nelle prossime settimane partirà l’assegnazione dei posti a nidi e materne dopo il controllo dei parametri Ise e Isee; una verifica che da quest’anno non sarà più a capo del Comune ma dell’Inps e dell’Agenzia delle Entrate.
Entrando nel dettaglio degli errori riscontrati nelle domande, i parametri per l’assegnazione del punteggio erano: turni di lavoro, nucleo familiare monogenitoriale, pendolarità e numero di figli frequentanti. Su 150 domande con dichiarazione turnista per i nidi, ne sono state modificate 48, pari al 32% di errore, mentre per le scuole d’infanzia, su 103 domande, ne sono state corrette 45, pari al 43,7%. Percentuale di ben 56,5% di modifica per le 23 domande con dichiarazione di nucleo familiare monogenitoriale per i nidi e di 26% per le 23 richieste per le materne. Per quanto riguarda la pendolarità, invece, su 299 domande per i nidi ne sono state modificate in diminuzione 49, pari al 16,4%, e in aumento 7, pari al 2,3%, mentre per le scuole d’infanzia sono state corrette 14 domande su 221, pari al 6,34%. Ultimo parametro quello del numero dei figli frequentanti: su 679 domande, ne sono state modificate 64, pari al 9,4%. Quasi il 10% delle famiglie, quindi, non aveva ben compreso la richiesta o si è ‘aggiunta’ dei figli per salire in graduatoria.
Sempre in tema di servizi educativi, l’assessore Felletti ha approfittato dell’incontro per fare il punto della situazione sui centri ricreativi estivi del Comune: “Stiamo lavorando per mettere a fuoco l’offerta formativa dei servizi estivi, con un ridimensionamento rispetto all’anno scorso visto l’alto numero di posti vacanti. Un investimento non previsto nel bilancio comunale ma per il quale l’amministrazione si impegnerà a ricercare risorse (nel 2014 a quota 250mila euro), perché è consapevole che i centri ricreativi estivi rappresentano un’offerta imprescindibile per i bisogni delle famiglie”.
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