7 Marzo 2015
Scambio di tweet nello spazio con il prof. Paolo Zamboni

AstroSamantha atterra alla Sala Estense

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Sostegno all’editoria, ancora escluse le cooperative no profit

Legacoop CulTurMedia esprime stupore per la decisione del Governo che vede ancora una volta escluse le cooperative di giornalisti e le testate informative non profit dalle misure di sostegno al settore dell’editoria varate dal Governo con il Dpcm 17 aprile 2025

Tentò di rapire una bimba di tre anni in Gad. Andrà a giudizio

Aveva strappato dalle mani della mamma, che in quel momento la stava tenendo in braccio, una bimba di tre anni, motivando quel gesto improvviso con la scusa che la piccola fosse in una situazione di pericolo. Protagonista della vicenda è un 24enne di nazionalità indiana, difeso dall'avvocato Cristian Altieri, che ieri (mercoledì 2 luglio) è stato rinviato a giudizio

Frontale in via Mandela. Tre persone ferite

Uno scontro tra un'auto e un autoarticolato in via Mandela intorno alle 11.30 di questa mattina (2 luglio) ha causato tre feriti, i due conducenti e una persona che viaggiava sul sedile del passeggero nell'auto

unnamed (6)di Francesco Altavilla

Sapete quanto ci mette l’astronauta italiana Samantha Cristoforetti sulla Stazione Spaziale Internazionale, a compiere un giro (quasi) completo intorno alla Terra? Esattamente il tempo di una partita di calcio, 90 minuti. Un lasso di tempo durante il quale gli astronauti viaggiano a circa 28 mila km/h coprendo circa l’85% della superficie terrestre entrando in “contatto visivo” con il 95% della popolazione mondiale.

Che cosa sia la Stazione Spaziale Internazionale e che cosa ci faccia a 400 chilometri dalla superficie della Terra sono stati gli argomenti della conferenza di ieri sera, venerdì 6 marzo, alla sala Estense per il ciclo “I venerdì dell’Universo. Incontri e seminari su astronomia, fisica e scienze”.

All’incontro erano ospiti Salvatore Pignataro, ingegnere areonautico e direttore della missione di lunga durata dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), la missione “Futura”, e il professor Paolo Zamboni, direttore del centro malattie vascolari dell’Università di Ferrara. Proprio Paolo Zamboni è stato tra i promotori e dei coordinatori di uno degli esperimenti che hanno visto protagonista Samantha Cristoforetti lassù dove il cielo è “nero come non lo si vede da nessuna parte sulla Terra”, durante la missione “Futura”.

unnamed (4)C’è quindi un po’ di Ferrara nell’unico avamposto permanente, la cui costruzione ha riferito Salvatore Pignataro, si è conclusa definitivamente nel 2011, ha coinvolto ben 15 nazioni ed ha raggruppato in sé tre vecchi progetti di stazioni spaziali precedenti. I primi astronauti a mettere piede nella Stazione Spaziale Internazionale dove ora sta vivendo Samantha Cristoforetti, furono tre, un americano, e due russi. Si agganciarono alla stazione il 2 novembre 2000 e fecero ritorno sulla Terra il 18 marzo dello stesso anno. Quindici anni dopo, 1765 esperimenti e una quarantina di missioni più tardi, l’astronauta italiana nonché capitano dell’Areonautica Militare Italiana, Samantha Cristoforetti è la quarta italiana a mettere piede nella Stazione.

Tra le mansioni di “AstroSamantha” c’è stata anche quella di portare a termine l’esperimento “Drain Brain”, sviluppato dal prof. Paolo Zamboni. La ricerca ha tentato di dare qualche risposta in più a quello che Zamboni ha definito “male dello spazio”, riferendosi a quelle modificazioni che sono state registrate sul ritorno venoso cerebrale negli abitanti della stazione orbitale. Lo scopo dell’esperimento, effettuato tramite un pletismografogo ed un ecogrago avrà l’obbiettivo di verificare quali cambiamenti avvengono nel flusso venoso in maniera semplice e per nulla invasiva.

unnamed (3)“La soddisfazione per la ricerca che ha riunito i dipartimenti di Fisica e il centro malattie cardiovascolari dell’Università di Ferrara, deriva anche dalla consapevolezza di essere stati in grado di ottenere a distanza dati clinici raffinati da un paziente senza la presenza fisica di un medico – ha precisato il professor Zamboni – ciò non può che far presagire un grande futuro per la telemedicina, disciplina in espansione che può rispondere a molti problemi di sostenibilità”.

L’incontro si è concluso con uno scambio di tweet tra Samantha e la sala Estense, per l’occasione davvero gremita oltre ogni più rosea aspettativa.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com