Cronaca
22 Febbraio 2015
Nel mirino anche la Regione per l’istituzione di due strutture interaziendali

Lettera al ministero: “Dall’Ausl delibere illegittime”

di Marco Zavagli | 3 min

azienda usl ferrara sede via cassoli auslAusl e Sant’Anna avrebbero violato la legge professionale forense. La segnalazione arriva da un avvocato del foro di Ferrara, che scrive ai due direttori generali delle aziende sanitarie e all’ordine degli avvocati di Ferrara. La questione riguarda due delibere, la 295 e la 296 del 2014. Entrambe, secondo il legale, contengono “alcuni aspetti che potrebbero determinarne l’illegittimità”.

La prima fa riferimento all’attivazione del “Servizio interaziendale affari legali” che presti la propria attività in favore di Ausl e Sant’Anna. Qui il primo problema: l’art. 3 della legge professionale stabilisce il dovere di “esclusività nella trattazione degli affari dell’Ente presso il quale l’avvocato è incardinato”. “Si tratta di una norma – spiega il legale – che consente agli avvocati dipendenti di enti pubblici lo svolgimento di un’attività professionale solo in relazione agli affari propri dell’ente presso il quale prestano la loro opera, non essendo consentito ritenere “propri” dell’ente pubblico datore di lavoro le cause e gli affari di un ente diverso, dotato di distinta soggettività”. Una norma non secondaria, visto che in caso di violazione può essere disposta la cancellazione dell’avvocato iscritto all’albo speciale.

La seconda concerne l’istituzione di un Servizio assicurativo aziendale. Alla struttura dovrebbe competere la consulenza e il supporto legale alle direzioni strategiche e strutture aziendali e l’attività stragiudiziale e giudiziaria inerente i crediti di entrambe le aziende sanitarie. Ma per svolgere tali attività è necessario che il dirigente di questa struttura, pur in possesso di abilitazione, sia iscritto in apposito elenco speciale degli avvocati degli uffici legali degli enti pubblici. E questa iscrizione è subordinata a tre presupposti: l’esistenza di un ufficio legale che costituisca un’unità organica autonoma; che il candidato faccia parte dell’ufficio legale appositamente istituito e si occupi degli affari e delle cause proprie dell’ente di appartenenza presso il quale è incardinato.

Infine il legale contesta che la struttura assicurativa interaziendale “viene costituita in via sperimentale, senza quel carattere di “stabilità” richiesta dalla legge professionale per la costituzione degli uffici legali degli enti pubblici nella parte in cui prevede autonomia e indipendenza per i professionisti dipendenti”.

Tutti questi rilievi sono stati fatti propri da Enrico Franceschi della Uil Fpl, che ha inoltrato le rimostranze al ministro della giustizia Orlando, al presidente della regione Bonaccini e all’assessore regionale Venturi e al Consiglio nazionale forense. Questo perché “la Uil Fpl ha sempre ritenuto che in uno stato costituzionale di diritto l’applicazione del principio di legalità è un atto irrinunciabile, richiesto a tutti gli operatori economici, siano essi pubblici o privati”.

“La nota – fa presente Franceschi, che l’ha protocollata il 20 febbraio – è scritta dallo stesso legale nell’interesse dei colleghi iscritti all’ordine professionale e, chiedendo un intervento del consiglio dell’ordine degli avvocati, potrebbe verosimilmente aprire un conflitto istituzionale tra l’ordine e l’Ausl che invece ritiene legittimo l’assetto organizzativo approvato con le due delibere sopra richiamate”.

Tra l’altro Franceschi fa presente che identici “criticità e dubbi” erano già stati segnalati in sede sindacale “in alcuni incontri sindacali interaziendali (altre organizzazioni sindacali hanno espresso il proprio dissenso, anche pubblicamente)”. Ciononostante il direttore amministrativo dell’Ausl, Paola Bardasi (tra i papabili a succedere a Rinaldi), “non ha ritenuto di accogliere la proposta relativa alla nuova organizzazione interaziendale tra Azienda Usl e azienda ospedaliera delle attività assicurative-legali, elaborata molto tempo prima dagli uffici interni aziendali sulla riorganizzazione della gestione interaziendale dei sinistri assicurativi, che avrebbe consentito sia la realizzazione del coordinamento interaziendale sia il rispetto della legge professionale forense”.

Per vie traverse la nota di inoltro della Uil è finita anche nella posta delle redazioni attraverso una mail anonima. Contattato telefonicamente, Franceschi – non al corrente dell’invio della nota alla stampa – ribadisce che “abbiamo ritenuto doveroso informare il presidente Bonaccini e l’assessore Venturi perché nelle premesse degli atti deliberativi vengono evocate indicazioni della Regione stessa”.

Per questo la nota della Uil è indirizzata anche a ministero e consiglio nazionale forense, per sollecitare “un intervento urgente per approfondire le questioni sollevate che potrebbero coinvolgere, seppur indirettamente, la stessa Regione Emilia-Romagna”.

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