Dopo il Ripagrande, il Principessa Leonora – solo per citare gli ultimi – chiude anche un’altra importante struttura ricettiva di Ferrara, l’hotel Duchessa Isabella.
Ma le speranze, almeno in questo caso, non sembrano essersi spente con la chiusura dei portoni: pare infatti che ci sia una cordata di imprenditori rodigini interessata a rilevare la gestione per far proseguire, si spera in tempi rapidi, l’attività di uno degli hotel più importanti della città. Altre ipotesi sono quelle di un prosieguo, non si sa sotto quale forma, con l’attuale gestore Leonardo Candia o addirittura, forse un po’ troppo in là con la fantasia, di un interessamento della Sheraton. Tutte ipotesi, poche certezze, se non quella della chiusura.
“Le cose che so le ho apprese dai giornali, nessuno ci ha fatto nomi né coinvolti nella vicenda”, afferma l’assessore comunale al Turismo, Massimo Maisto che, se da un lato spera che l’ipotesi di una cordata che rilevi “e voglia rilanciare” il Duchessa Isabella sia veritiera, dall’altro lato non si tira indietro nel fare qualche critica, “anche se so che causerà qualche polemica”.
“In questi anni – osserva l’assessore – il turismo in città è cresciuto e se è vero che alcuni hotel importanti hanno chiuso, è anche vero che le strutture extra-alberghiere sono cresciute del 10%: sono circa 130 le nuove aperture che vanno a competere con quelle un po’ più tradizionali, senza certamente riuscire a competere per quantità di camere o servizi”. Il punto, secondo Maisto, “è che il turismo è una realtà in continuo movimento, si soggiorna di più in agriturismo o bed&breakfast, e quindi bisogna rinnovarsi: negli ultimi anni hanno chiuso le strutture che non hanno saputo farlo, mentre altre, come ad esempio il Carlton, l’Hotel Annunziata o l’Hotel Ferrara, si sono rafforzate proprio attraverso il rinnovamento dei servizi e credo che sia questa la strada da seguire”.