Sono una quarantina i dipendenti in attesa di conoscere il proprio destino in seguito all’intenzione della catena di supermercati Billa di vendere i tre punti vendita di Portomaggiore, Copparo e Bondeno. Le trattative che riguardano il futuro dei lavoratori sono in corso a livello provinciale tra sindacati, proprietà e le tre Amministrazioni comunali, per definire i termini contrattuali relativi all’eventuale passaggio di proprietà, dato che il gruppo austriaco Rewe, che controlla i supermercati Billa, sembra aver trovato un possibile acquirente italiano con il quale sta trattando l’operazione.
Tutto è partito alla fine del 2014, quando la proprietà dei supermercati Billa ha contattato i sindacati (che a loro volta hanno coinvolto le Amministrazioni locali) per comunicare l’intenzione di cedere i tre punti vendita. Una scelta, quella di uscire dal mercato italiano, già compiuta dal gruppo austriaco nel nordovest, dove sono state vendute 50 filiali alla francese Carrefour, e nel Veneto, dove altrettanti punti vendita sono finiti in mano alla Conad. La volontà della società era quella di trovare un acquirente unico per i tre supermercati della nostra provincia, che attualmente occupano 42 lavoratori (14 per ogni punto vendita).
“E’ stato attivato il tavolo provinciale – riferisce il sindaco di Portomaggiore, Nicola Minarelli – e si è iniziato a discutere. Poi a cavallo dell’anno nuovo la proprietà ha riferito di avere avuto contatti con possibili acquirenti. Al momento attuale c’è un acquirente italiano, sul quale viene mantenuto il riserbo in questa fase, interessato a rilevare i supermercati, e questo ci rende fiduciosi in quanto avrebbe assicurato la salvaguardia del lavoro”.
L’intenzione della proprietà è di chiudere la vendita entro giugno e, una volta definita nei dettagli l’operazione di cessione, si tornerà al tavolo provinciale per definire l’organizzazione del lavoro (funzioni e contratti) escludendo, questo l’obiettivo di sindacati e Amministrazioni, la mobilità dei lavoratori.