Eventi e cultura
18 Febbraio 2015
L'artista sarà testimone della più alta eccellenza artistica italiana a Expo 2015

Boldini, due mostre e una grande evento a Londra

di Redazione | 4 min

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E’ ancora il caso Boldini a tenere viva l’attenzione degli appassionati sulla pittura italiana dell’800, attraverso le due mostre in corso dedicate al grande maestro ferrarese parigino d’adozione.

La prima si è aperta il 1 febbraio a Forlì al Museo di San Domenico e andrà avanti fino al 14 giugno e la seconda invece al Castello Estense di Ferrara, dove sono esposte opere di Boldini e De Pisis, appartenenti ai musei di Palazzo Massari, chiuso per lavori di restauro e di messa in sicurezza dopo il terremoto del 2012. Questa seconda esposizione dal titolo “L’arte per l’arte”, intende riconsegnare al pubblico un patrimonio rimasto a lungo nascosto. Boldini, considerato un genio dell’arte universale, era alto soltanto un metro e cinquantaquattro centimetri ma nonostante ciò sedusse alcune delle donne più belle della Parigi di fin del siecle, che naturalmente ritrasse nei suoi quadri mirabolanti.

Anche il ministero per i beni culturali, cui compete la tutela e promozione del patrimonio artistico nazionale è impegnato, attraverso i patrocini e un vasto programma di attività propagandistiche legate a Expo 2015, nell’opera di valorizzazione delle eccellenze italiane come Boldini che rappresentano l’italianità nelle sue accezioni più alte. Nell’immagine il ministro dei beni culturali Dario Franceschini di fronte a un quadro di Boldini e insieme allo storico dell’arte Tiziano Panconi, massimo esperto dell’artista che ha annunciato un ulteriore evento dedicato a Boldini che si terrà a Londra nel prossimo autunno.

La bellezza, soprattutto quella femminile – scrive Panconi in uno dei suoi libri più famosi: “Boldini mon amour” – è stato l’effettivo terreno d’azione su cui Boldini effettuò una vasta ricognizione estetica e una profonda indagine psicologica. Su queste basi, seppe coniare un modello di grazia idealizzato del tutto rispondente all’avvenenza aristocratica ed emancipata e ai tratti fisionomici di Berthè, la sua prima modella e amante francese. Ne sono un esempio, le tele che raffigurano Madame Ferguson, Madame Lanthème, la Contessa de Rasty, e altre ancora. Molti i dipinti e le foto edite e inedite raccolte nell’archivio dello studioso italo svizzero che saranno esposte a Londra; molte della moglie Emilia Cardona, e insieme i biglietti da visita lasciati in vita sia a Giovanni Boldini, sia al terzo marito di Emilia, lo scultore Francesco La Monaca – all’epoca anch’esso domiciliato a Parigi – e rinvenuti nell’abitazione di Pistoia dal nipote della vedova Boldini. Proprio a Panconi si deve fra l’altro il ritrovamento di alcune importanti testimonianze epistolari e fotografiche che hanno permesso di ricostruire alcuni passi fondamentali delle vicende umane e affettive che segnarono la controversa convivenza fra l’insigne ma ormai anziano maestro italo francese e la giovane letterata piemontese che coltivava una relazione sentimentale parallela. Emilia Cardona Boldini, infatti, negli ultimi anni di vita del primo marito,  appunto il già famosissimo e vecchio Boldini, che era ormai cieco, rimase incinta dello scultore La Monaca, dando segretamente alla luce una bambina, poi affidata in adozione attraverso il comune di Parigi.

I numerosi disegni a matita dedicati a Milly, come lui chiamava affettuosamente la moglie, completano il quadro di testimonianze di una lunga esistenza contrassegnata dalla convulsiva attrazione per le donne e dal persistente affinamento di un gusto estetico superiore su cui poggiò la sua originale cifra espressiva. Boldini protagonista indiscusso anche sul versante del mercato dell’arte e specialmente delle aste internazionali di Londra, Parigi e New York della prossima primavera, nelle quali, c’è da giurarci, le sue tele faranno registrare ancora una volta prezzi pluri milionari, sebbene il mercato di questo grande maestro sia come molti suoi pari inquinato e sussistano casi di opere non originali attribuite e pubblicate come autentiche Boldini da “esperti disattenti” e poi vendute in aste pubbliche o in gallerie rinomate a prezzi apparentemente appetibili. Ciò specularmente a quanto accade per i falsi Modigliani che hanno contaminato il mercato – dopo la morte del suo più insigne e intransigente esperto Ambrogio Ceroni – sebbene anche per Boldini di fronte a attribuzioni “troppo generose”, i collezionisti più avveduti non “abbocchino”, armandosi di molta prudenza e i dipinti “dubbi” vadano sovente invenduti o aggiudicati a cifre irrisorie, di per sé molto molto sospette.

Il 9 dicembre 2014 la Christies di Londra ha aggiudicato una minuscola tavoletta di Boldini, di cm 27,3 x 21,6, Protrait of a Lady del 1897, per 133.000 euro, mentre i grandi ritratti hanno sovente superato i 2 milioni di euro, fino al record del 2010 di oltre 4 milioni.

Anche al Tefaf di Maastricht, la più grande fiera antiquaria del mondo che si terrà dal 13 al 22 marzo, saranno presentate in vendita tele di Giovanni Boldini, offerte da gallerie inglesi e americane. Un 2015 insomma all’insegna della grande pittura italiana dell’800 e del suo capostipite Boldini che con il suo fascino sta stregando il pubblico dentro e fuori i confini nazionali.

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