Comacchio
17 Febbraio 2015
Approvati i primi due accordi pubblico-privati. Fabbri: "Chiaro segnale di stop alle seconde case"

Comacchio avvia la rigenerazione della costa

di Redazione | 4 min

lidi bagnoComacchio. Durante la seduta di Giunta comunale del 30 gennaio scorso sono stati approvati i primi due accordi pubblico-privati per la rigenerazione turistico-ambientale della costa, in applicazione degli indirizzi forniti del Comitato esecutivo del Parco del Delta del Po e del Consiglio comunale del 22 settembre scorso.

Il primo accordo riguarda un progetto di trasformazione dell’area denominata “Collinara”, parzialmente già destinata da Piano regolatore generale, alla realizzazione di una zona artigianale-produttiva, come comparto prevalentemente turistico e di servizi dedicati al turismo lento – “Slow tourism”. Per quanto attiene la componente turistica è previsto l’insediamento di una struttura ricettiva alberghiera, congressuale e termale, oltre ad una azienda viti-vinicola e agrituristica (Vineyard). L’attività agricola e agrituristica sarà unita a quella ricettiva con la possibilità di ospitare turisti in alloggi e unità abitative fisse o all’interno di spazi aperti attrezzati destinati alla sosta sotto forma di “campeggio innovativo”. Quest’ultima formula consente di coniugare la ricettività alla somministrazione di pasti e bevande e alla degustazione di prodotti aziendali, trasformati in tipicità enogastronomiche, ivi inclusa la mescita dei vini.

E’ stata inoltre ideata anche una serie di attività complementari quali quelle ricreative, culturali, sociali e didattiche, di pratica sportiva, escursionistica e di ippo-turismo da praticarsi in apposite strutture dedicate.

Il secondo progetto riguarda la realizzazione di un nuovo campeggio a Porto Garibaldi volto ad intercettare i segmenti di domanda turistica “en plein-air” e “slow-tourism”.

Una delle condizioni essenziali per l’ammissione era che l’intervento di nuova costruzione avvenisse senza aumento di superficie e/o volume rispetto alla capacità edificatoria complessivamente prevista dagli strumenti urbanistici vigenti così come previsto dal programma di mandato e dagli indirizzi del documento preliminare del Psc. I proponenti hanno infatti già indicato preliminarmente le aree da cui trasferire i diritti edificatori eventualmente necessari per la realizzazione degli interventi oggetto della proposta, ovvero la riconversione con destinazione diversa (es. da produttivo a ricettivo) di diritti edificatori insistenti sulle aree oggetto di intervento.

Questo è un chiaro segnale di stop alla costruzione di seconde case– sottolinea il sindaco Marco Fabbri- e di via libera a nuove strutture ricettive, purché adeguate al contesto territoriale e non comportino nuove volumetrie rispetto a quelle previste dal Psg.  Entrambe le proposte infatti prevedono tipologie di insediamento di strutture e modalità di infrastrutturazione cosiddette leggere, tali da essere compatibili con le caratteristiche dei suoli o tali da favorire la ricostituzione della complessità paesaggistica ed ambientale, oltre a prevedere interventi di ricostruzione del sistema duna/intraduna e del bosco Eliceo. Entro sei mesi – prosegue il sindaco- le proprietà dovranno presentare i progetti definitivi, che  a sua volta verranno valutati e vagliati dal Consiglio comunale. I numeri che segnano la depauperazione delle opportunità di lavoro, sono impietosi.  In un periodo di forte crisi economica abbiamo assistito alla chiusura di diverse aziende importanti sul territorio, come il punto operativo di Manutencoop Servizi Ospedalieri di Porto Garibaldi, oltre alla recente crisi del gruppo Mercatone Uno. L’Amministrazione Comunale si sta adoperando al massimo per lo sviluppo turistico, con una rinnovata strategia di promo-commercializzazione. Anche questa azione strategica, per affermarsi, richiede investimenti privati consistenti. In una decina danni sono stati migliaia di posti di lavoro persi e se non si trova rimedio l’emorragia continuerà. Per molti, l’estate rappresentava dunque l’unica àncora di salvezza, l’unica boccata d’ossigeno necessaria per non chiudere i battenti, per non allungare la lista dei senza-lavoro, ma ormai è chiaro a tutti che il balneare non può più bastare e dobbiamo semmai puntare sul Parco del Delta, del quale Comacchio e le sue Valli sono la capitale”.

“La nostra arma vincente è il turismo, che passa attraverso il rinnovamento delle strutture ricettive, incentivando l’insediamento di nuove realtà – spiega ancora Fabbri – L’ulteriore sfida sarà quella di trovare la formule per ammodernare e rinnovare le migliaia di case frutto del boom edilizio del passato. Queste azioni tra l’altro potranno creare nell’indotto delle costruzioni e degli impianti uno sbocco per parecchi operatori che hanno visto in questi anni portare ai minimi termini le loro prospettive ed i loro fatturati, la realizzazione di strutture leggere, innovative e sostenibili dal punto di vista energetico oltre alla loro manutenzione potrebbero ricreare posti di lavoro anche per le aziende del territorio e fare scuola per le strutture per la vacanza all’aria aperta di nuova generazione.

 Non sarà facile,  – conclude il sindaco – ma soltanto affrontando questa sfida, unitamente ad un lavoro di squadra, che vede in campo da protagoniste le scuole del territorio, si potrà affermare pienamente una nuova cultura dell’accoglienza.”

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