Goro. Don Francesco Garbellini nella sera di ieri (venerdì) ha accompagnato l’arcivescovo di Ferrara-Comacchio, Luigi Negri, a visitare la famiglia di Willy Branchi a Goro. “L’incontro – riferisce l’arcidiocesi – è stato particolarmente significativo e intenso per l’arcivescovo e per la famiglia”.
Vilfrido Luciano Branchi, conosciuto da tutto come Willy, venne brutalmente assassinato a 18 anni e il suo cadavere venne ritrovato sfigurato, nudo, il 30 settembre 1988 lungo l’argine di Goro. Il delitto è rimasto senza soluzione dopo che la prima inchiesta puntò senza risultati su Valeriano Forzati, pluriomicida di Goro (fuggito in Argentina dove poi morì nel carcere di Buenos Aires pochi anni dopo), con il quale Willy fu visto uscire da una pizzeria la sua ultima sera.
Nel novembre scorso, a 26 anni di distanza, la procura di Ferrara ha aperto un fascicolo sull’omicidio, in seguito a un esposto depositato dall’avvocato della famiglia che raccoglie le informazioni ottenute da un’inchiesta portata avanti dal giornalista Nicola Bianchi dell’edizione ferrarese del Resto del Carlino. Sempre a novembre la famiglia aveva organizzato una fiaccolata lungo le strade del paese per chiedere al paese aiuto, fornendo informazioni utili agli inquirenti per far luce, finalmente, su quella fatidica notte.