La displasia evolutiva dell’anca (Dea) rappresenta una delle più frequenti deformità congenite dell’apparato muscolo-scheletrico e, contemporaneamente, una delle patologie più controverse nell’ambito dell’ortopedia pediatrica, a causa della molteplicità di aspetti che assume ogni capitolo che la riguarda. Di questo tema si parlerà in un convegno dal titolo “Displasia evolutiva dell’anca: focus on diagnosi e trattamento” che si svolgerà oggi, 29 gennaio (dalle ore 8.30 alle 17) presso l’aula numero 6 dell’Azienda ospedaliero – universitaria di Ferrara presso l’ospedale Sant’Anna di Cona.
Questo argomento suscita da ormai un secolo grande interesse nel panorama scientifico internazionale dando luogo alla pubblicazione continua di numerosi lavori scientifici che indagano tutti gli aspetti della Dea, a cominciare dalla definizione della patologia per proseguire con la modalità di diagnosi, con l’opportunità o meno di eseguire uno screening e con quale metodo, e infine sulle varie declinazioni terapeutiche. Un grande contributo alla definizione della malattia e della sua diagnosi è stato dato dal professore Marino Ortolani, insigne pediatra che fondò a Ferrara il Centro per la diagnosi e la terapia della lussazione congenita dell’anca, tuttora operante. Il convegno si pone l’obiettivo di mettere a fuoco i problemi e le prospettive future di azione sulla diagnosi e sulla terapia di questa patologia tanto studiata e ancora non completamente compresa.
Il programma della giornata prevede: dalle 8.30 alle 12.30, in presenza del professore Nicola Portinaro, della dottoressa Ambra Galla e della dottoressa Artemisia Panou, verrà trasmesso in videoconferenza un intervento chirurgico di riduzione a cilo aperto di una lussazione congenita. Alle 14.30 ci sarà la presentazione con Andrea Franchella e Leo Massari; alle 14.45 “la diagnosi clinica e strumentale della Dea” curata dal professor Giuseppe Atti; alle 15.15 Lectio Magistralis “Il trattamento della DEA” presentato dal dottor Nicola Portinaro; alle 16,15 tavola rotonda: “Evitare le diagnosi tardive ai nostri giorni: mito o realtà” con il professor Giuseppe Atti, la dottoressa Ambra Galla e dal dottor Nicola Portinaro, alle 17 si chiuderà il convegno con la compilazione e consegna dei questionari.