Cronaca
22 Dicembre 2014
Continua lo sviluppo della banda larga anche nelle aree poco 'appetibili'

La provincia estense sempre più connessa

di Elisa Fornasini | 4 min

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OAmmontano a 3 milioni e 150mila euro gli interventi di contrasto al divario digitale nel territorio ferrarese. Per consentire la diffusione della banda larga nei territori a cosiddetto “fallimento di mercato”, ovvero quelle aree poco appetibili e poco redditizie per gli operatori, sono in corso interventi volti a portare la fibra ottica nelle aree dove non vi sono servizi di accesso ad internet ad alta velocità, abilitando contestualmente queste aree alla banda ultralarga come richiesto dall’Unione Europea. Per ridurre il digital divide nella provincia estense, entro il 2015 verranno realizzate 13 nuove tratte in fibra ottica: da Longastrino ad Anita, da Cologna a Berra, da Berra a Serravalle, da Pilastrello a Dosso, da Migliarino a Formignana, da Formignana a Sabbioncello, da Cologna a Guarda, da Codigoro a Mezzogoro, da Mezzogoro ad Ariano Ferrarese, da Ariano a Massenzatica, da Voghiera a San Nicolò, da San Nicolò a Ospital Monacale e da Bondeno a Stellata. Gli investimenti pubblici per queste 13 tratte che beneficeranno di un servizio erogato con connessioni Dsl via cavo o tramite connessioni wireless, ammontano a 2,6 milioni di euro, a cui si aggiungono 550mila euro per l’infrastrutturazione tecnologica di zone non servite, ovvero con la realizzazione di 75 coperture territoriali che avrà compimento sempre nel 2015.

A presentare nel dettaglio questi interventi, che creeranno le condizioni per servire una popolazione residente di ulteriori 24mila abitanti rispetto alla popolazione attualmente già servita, sono il presidente della Provincia Tiziano Tagliani, il direttore generale di Lepida Gianluca Mazzini e la dirigente del servizio Informatica della Provincia Cristina Franceschi. “Nel 2013 la Regione Emilia Romagna ha siglato un accordo di programma con il Ministero dello sviluppo economico – ricorda Mazzini – per sviluppare la struttura in fibra ottica e per dare connettività a banda larga a chi ancora ne era sprovvisto sul territorio regionale con un investimento di 25 milioni euro. Su incarico della Regione, Lepida Spa, in collaborazione con Infratel e con le aziende mediante una procedura effettuata da Infratel stessa, ha avviato una serie di interventi già finanziati che interessano anche il territorio ferrarese. Il 16% degli investimenti complessivi a livello regionale, andrà a finanziare le 13 nuove tratte in fibra ottica, che sono già state appaltate e che si concluderanno nel corso del 2015, mentre gli aiuti a fondo perduto agli operatori per finanziare i 75 interventi dislocati sul territorio estense, arrivano al 6% del totale investimento regionale”. Ad aggiudicarsi la realizzazione di queste 75 coperture territoriali è la società Ngi tramite un bando lanciato da Infratel per coprire zone non servite che sono state a loro volta determinate di concerto tra Provincia e Lepida.

La scelta degli investimenti è stata dettata dall’analisi dei servizi a banda larga in Emilia Romagna che ha coinvolto anche la provincia ferrarese, dove figurano poche infrastrutture in fibra ottica ma un’adsl via radio molto sviluppata. “Secondo i dati pubblicati da Lepida e aggiornati ad aprile 2014 – spiega il direttore generale – il territorio di Ferrara è al di sotto del 5% della media regionale (a quota 91,06% rispetto all’87,40% estense) per quanto riguarda l’adsl via cavo di 2 mb/s. Un gap che diventa ancora più rilevante, nello specifico di ben -11%, per l’adsl via cavo 7 mb/s dove Ferrara arriva al 55,74% rispetto alla media regionale di 66,82%. Dati molto più positivi invece per l’adsl via radio dove il territorio estense raggiunge il valore di 92,74%, al di sopra del 5% rispetto alla media regionale ferma a 87,33%. Di poco al di sopra della media regionale anche l’adsl rete fissa e radio 2 mb/s, con cui Ferrara è coperta al 98,37% rispetto alla media emiliano romagnola di 97,88%. Questo spiega la direzione intrapresa per gli investimenti con l’obiettivo di ridurre il gap dove presente e di migliorare i risultati positivi”.

“In una provincia come la nostra che si estende in un territorio molto vasto e che presenta zone poco appetibili – commenta Tagliani – è difficile convincere i grandi operatori a fare questo tipo di interventi fondamentali ma poco redditizi. Senza il finanziamento statale e senza il sostegno di Lepida, quindi, non sarebbe stato possibile coprire facilmente questo territorio, riducendo il significativo gap digitale e dando a tutti la banda larga. Per quanto la connettività non rientri tra i beni primari, infatti, viene vista come un diritto di tutti e come un forte richiamo per la competitività territoriale. Si tratta – conclude Tagliani – di un passo fondamentale non solo per portare la banda larga nelle zone più ‘sfortunate’ ma anche per rispondere al vincolo dell’Europa”.

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