Eventi e cultura
16 Dicembre 2014
Su Rai Storia gli aspetti inediti della duchessa nel suo periodo alla corte di Ferrara

“La Ducissa. Dai carteggi di Lucrezia Borgia”

di Redazione | 3 min

00000885-originalQuesta sera, martedì 16 dicembre, alle 23 – con replica mercoledì 17 alle 11, giovedì 18 alle 8 e sabato 20 dicembre alle 17.30 – verrà trasmesso su Rai Storia (canale 54) il documentario “La Ducissa. Dai carteggi di Lucrezia Borgia”. Alla realizzazione del documentario ha collaborato l’Ufficio ricerche storiche del Comune di Ferrara, che ha supportato la troupe durante le riprese nella residenza municipale.

Il documentario racconta alcuni aspetti inediti della figura di Lucrezia Borgia relativi al suo periodo di reggenza della corte di Ferrara accanto al marito Alfonso I d’Este (1505-1519).

La decifrazione di una lettera in codice, datata 1510 e custodita nel fondo estense dell’archivio di stato di Modena, e gli studi di carteggi e documenti amministrativi del ducato, condotti dalla professoressa Diane Ghirardo della University of Southern California, gettano nuova luce su una figura che è stata raccontata dalla letteratura e dalla storiografia solo come avvelenatrice, subdola e simulatrice.

A svelare il contenuto della lettera segreta è un astrofisico, Daniele Palma, appassionato di storia e di linguistica che, con l’aiuto dei figli Giuseppe e Veronica, è riuscito a tradurre in lettere i quaranta simboli che componevano il messaggio rimasto oscuro per cinquecento anni.

Il contenuto della lettera è stato verificato e si riferisce ad un episodio della guerra contro i veneziani: la perdita della Rocca Possente di Stellata, nella località di Bondeno, un dominio estense.

La lettera è un elemento nuovo che, unito agli altri carteggi con i membri della famiglia, ci restituisce, secondo la professoressa Diane Ghirardo, una Lucrezia Borgia diversa: moglie solerte e abile reggente del ducato in assenza del marito, la duchessa è al corrente della politica e delle strategie attorno al ducato, si mostra attenta verso chi lavora a corte e si preoccupa più per il bene comune che per il proprio prestigio personale.

Diane Ghirardo, inoltre, porta alla luce, attraverso i contratti ed i libri contabili, le migliorie e le innovazioni volute da Lucrezia Borgia, come la bonifica di una vasta parte del territorio e l’aumento di campi coltivabili.

A confermare la necessità di raccontare Lucrezia Borgia in maniera nuova è Il premio Nobel Dario Fo, autore del libro “La figlia del Papa” (Chiarelettere, 2014). Secondo il maestro, Lucrezia, fino ad oggi, è stata raccontata in maniera arbitraria. Il ritorno alle fonti è necessario e gli ha permesso di scoprire una donna straordinaria.

Dice Fo: “Era una persona che amava i propri simili, si dava da fare per salvarli e aveva anche il senso della pìetas, la pietà latina verso tutti quelli che stavano intorno e riusciva ad aver un pensiero di perdono. Era una donna aperta alla comprensione e soprattutto al gesto di aiuto, ecco l’aiuto”.

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