“Ciao, sono Alberto e sono un alcolista”. Nell’immaginario collettivo iniziano così le riunioni degli Alcolisti Anonimi, un luogo comune che non si discosta dalla realtà vissuta in via Ripagrande 7/A, sede del Gruppo Aurora – Alcolisti Anonimi Ferrara che opera sul territorio da ormai 30 anni. Per festeggiare il 30° anniversario della nascita dell’associazione di auto aiuto, è stato organizzato un convegno aperto alla cittadinanza, in programma sabato 13 dicembre dalle 9.30 alle 12.30 presso l’auditorium della biblioteca Bassani a Barco. Il titolo del convegno, che vedrà testimonianze dirette degli alcolisti anonimi e di parenti e amici di bevitori problematici, è esemplificativo: “Anonimi ma presenti”. L’approccio all’anonimato è basilare nel programma di recupero degli alcolisti, tanto che i suoi rappresentanti non possono metterci il proprio nome o la faccia, ma il gruppo esiste ed è un punto di riferimento sul territorio. Difficile quantificare il numero degli alcolisti che dal 1984 si sono rivolti al Gruppo Aurora per uscire dal tunnel, ma basti pensare che le tre riunioni settimanali (martedì e giovedì dalle 20, sabato dalle 15) contano mediamente 15-20 persone a seduta.
“Alcolisti Anonimi – legge la presentazione il rappresentante Alberto – è un’associazione di uomini e donne che mettono in comune la loro esperienza, forza e speranza al fine di risolvere il loro problema comune e di aiutare gli altri a recuperarsi dall’alcolismo. L’unico requisito per diventare membri è desiderio di smettere di bere. Non vi sono quote o tasse per essere membri di A.A.: noi siamo autonomi mediante i nostri propri contributi. A.A. non è affiliata ad alcuna setta, confessione, idea politica, organizzazione o istituzione; non intende impegnarsi in alcuna controversia, né sostenere od opporsi ad alcuna causa. Il nostro scopo primario è rimanere sobri e aiutare altri alcolisti a raggiungere la sobrietà”. Questa citazione basterebbe a presentare l’associazione nata in America nel 1935 e presente in 80 Paesi con più di due milioni di membri sobri in tutto il mondo. Alcolisti Anonimi è approdata in Italia nel 1972 e attualmente conta 500 gruppi; solo nella nostra provincia, oltre al Gruppo Aurora Ferrara e Al-Anon (che riunisce parenti e amici di bevitori problematici), sono presenti anche il Gruppo Trepponti Comacchio e il Gruppo Pomposa Torbiera di Codigoro.
“L’unico requisito per far parte del gruppo è voler smettere di bere – spiega Alberto – anche se la cosa più difficile non è smettere di bere ma mantenere la sobrietà nel tempo. Le riunioni servono appunto a questo scopo: condividiamo le nostre esperienze per scongiurare le ricadute, per aiutare le persone con i stessi nostri problemi e per continuare a condurre una vita utile, normale e serena, astenendoci dal bere 24 ore alla volta”. Il meccanismo dell’auto aiuto, infatti, si affianca al cosiddetto ‘metodo dei dodici passi’, ovvero 12 principi da seguire per arrivare a un’astinenza totale e prolungata. “Basta anche solo un goccetto – sottolinea Alberto – che dentro di noi scatta una compulsione che ci porta a bere in modo smisurato, per noi è una malattia della mente e dell’anima”. In effetti l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito l’alcolismo una malattia progressiva, inguaribile, mortale.
“L’alcolismo è riconosciuto come uno dei più gravi problemi di salute pubblica – interviene l’assessore comunale alla Sanità Chiara Sapigni – ed è la dipendenza più diffusa dopo il tabacco perché l’alcol è legale, costa poco ed è facile da reperire, anche se miete migliaia di vittime solo in Italia. Queste serie problematiche sanitarie e sociali vanno affrontate con impegno e cura ed è fondamentale che ci siano dei luoghi dove le persone con dipendenza dall’alcol possano rivolgersi: grazie all’attività degli Alcolisti Anonimi, anche a Ferrara possiamo contare su un punto di riferimento e sostegno importante per tutti coloro che intendono trovare una via di uscita”. La strada dal delirio alcolico alla pace con se stessi è di dodici passi e attraversa anche la biblioteca comunale di Barco che sabato ospiterà il seminario rivolto ai cittadini, alle autorità, agli operatori dei servizi socio-sanitari e a tutti coloro che desiderano conoscere il metodo di recupero degli Alcolisti Anonimi. All’incontro, oltre all’assessore Sapigni, interverranno anche Eleonora Ferraris, dirigente medico farmacologia e tossicologia clinica Sert Ferrara-Copparo) e don Stefano Gigli, parroco dell’Abbazia di Pomposa.
Per informazioni contattare il numero 0532 765124 o scrivere a gruppoaurora@virgilio.it.
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