Mauro Presini e Cristina Quintavalla
“Finora abbiamo combattuto una grossa battaglia contro la riforma del mercato del lavoro, che toglie diritti a chi lavora nel privato, ma anche nel settore pubblico è in corso una riduzione del personale, che per noi deriva dalla volontà di depotenziarlo, rendendolo meno efficace e meno capace di rispondere alle esigenze del territorio”.
Ormai arrivati all’antivigilia delle elezioni regionali, poco prima di chiudere la campagna elettorale (alle 18 era già a Bologna), la candidata di L’altra Emilia Romagna Cristina Quintavalla ha fatto un ultimo passaggio a Ferrara, per incontrare alcuni rappresentanti sindacali dei lavoratori della Provincia, il cui destino è al centro del dibattito negli ultimi giorni. Non più di una ventina di persone, in realtà, si è presentata alla Caffetteria Castello.
Quintavalla inserisce dunque il tema della Provincia e dei suoi dipendenti nel più ampio tentativo di “favorire l’intervento dei privati, come sta già accadendo nella scuola e nella sanità. È una situazione destinata ad aggravarsi: in sanità le cooperative preparano un assalto al sistema pubblico, attraverso piani assicurativi e addirittura pensando a un ritorno alle mutue. Nella scuola restano i finanziamenti alle private, e oltretutto le slide sulla Buona Scuola di Renzi affermano che lo Stato non è più in grado di farle funzionare e dunque dovranno cercare finanziamenti presso i privati”.
Nello specifico, per la candidata presidente l’intervento sulle Province (è stata abolita l’elettività delle cariche, non l’istituzione) “rappresenta una delle restrizioni degli spazi democratici, iniziata con la riforma del Senato. Per voi dipendenti si paventa ora un minaccioso progetto non di licenziamento ma di ri-destinazione in altri ambiti della Pubblica amministrazione, delegittimando così le competenze che avete acquisito. Secondo noi invece il vostro lavoro dev’essere salvaguardato, e non ci stiamo nemmeno con l’approccio decisionista condiviso anche da Stefano Bonaccini”.
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