13 Novembre 2014
Protesta degli ambientalisti che sabato manifesteranno davanti al Castello Estense

“La provincia nega l’accesso alle informazioni ambientali”

di Daniele Oppo | 3 min
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Immagine d’archivio

Una manifestazione per protestare e rivendicare il diritto di accedere alle “informazioni ambientali” prodotte dalle amministrazioni pubbliche. È ciò che un nutrito gruppo di associazioni ambientaliste ha in programma per sabato 15 novembre alle 10 davanti al Castello Estense, sede della Provincia.

“La provincia di Ferrara continua nell’ostruzionismo informativo sui problemi ambientali del territorio – protesta il medico igienista Luigi Gasparini -. Ogni richiesta pervenuta alla stessa viene continuamente rimandata al mittente avvalendosi di cavilli legislativi o considerando i richiedenti, cittadini residenti o persone direttamente interessate, non adatte a ricevere informazioni ambientali. I dati posseduti dalla Regione riguardano la salute pubblica e dovrebbero essere facilmente consultabili – prosegue Gasparini – la nostra preoccupazione per questa accessibilità negata è ancor più giustificata dall’art. 35 presente nel decreto Sblocca Italia che permetterà un uso al massimo della potenza dei termovalorizzatori, cioè inceneritori, che necessiteranno l’assorbimento di rifiuti eccedenti di altre regioni d’Italia rendendo difficile da comprendere ai residenti la accolta differenziata portata avanti dalle aziende sul territorio che vedranno così aumentare i rifiuti invece di diminuirli fino a rifiuti zero”.

Gli ambientalisti ribadiscono il principio che la trasparenza delle informazioni ambientali e degli atti amministrativi che hanno influenza sulla salute dell’ambiente e sulla qualità della vita, è un dovere da parte delle istituzioni pubbliche quali Comuni e Provincia, che per primi dovrebbero sentirsi responsabili del benessere del territorio e di chi vi abita. “I cittadini che vogliono reperire informazioni in provincia sono costantemente costretti a rivolgersi al Difensore Civico Regionale – afferma Gasparini -. La provincia di Ferrara ha già più volte ampiamente dimostrato di non essere in grado di garantire la vivibilità ai residenti con scelte discutibili come le centrali a biogas, la centrale geotermica prevista a Malborghetto, la proroga della concessione di coltivazione dei 3 pozzi geotermici profondi di Casaglia senza aver preventivamente acquisito l’esito positivo della Valutazione d’Impatto Ambientale prevista dalla normativa vigente e senza aver pubblicato integralmente sul proprio sito internet l’atto di proroga (in realtà esiste ed è un atto dirigenziale, ndr), la non chiusura della discarica di Molino Boschetti, l’ampliamento della discarica di Crispa di Jolanda di Savoia o la nuova azienda di lavorazione Ossidi di Ferro nel comune di Ostellato con relativo scarto di ceneri di Pirite, un materiale nocivo e potenzialmente cancerogeno”.

Gli ambientalisti chiedono quindi più trasparenza da parte delle istituzioni e in particolare della Provincia di Ferrara “che deve garantire ai cittadini tutte le informazioni dagli stesse richieste, che riguardino il territorio, la salute e la vivibilità, in quanto istituzione pubblica e di recepire nel suo Regolamento le innovazioni del Dlgs 195/05 che permette a chiunque ne faccia richiesta, senza motivazioni e senza avere in merito interesse specifico, tutti i documenti amministrativi che incidono o possono incidere come previsto dell’art.2 del Dlgs 195/05, sulla salute, sull’ambiente e sulla qualità della vita”.

“I cittadini devono essere in grado di valutare se le decisioni prese dalle istituzioni siano o meno dannose al territorio in cui vivono e a loro stessi – osserva il medico-attivista – la mancanza di trasparenza alimenta sospetti, mette distanza tra le istituzioni e i cittadini e non permette agli stessi di informarsi e sentirsi tutelati dalle istituzioni. Chiediamo quindi alla provincia di Ferrara un’assoluta trasparenza – conclude Gasparini – e una assoluta facilità di accesso ad atti amministrativi che incidono o possono incidere, da parte di tutti i cittadini e di chiunque richieda di entrarne in possesso”.

La protesta è appoggiata da Comitato FerrAriaSalute di Malborghetto di Ferrara, Associazione Amici della Terra di Ferrara, Comitato Spontaneo No Triv a Fe di Ferrara, Gruppo Spontaneo No Triv di Cento, Gruppi dell’Unione Valli e delizie di Ostellato e del M5S di Ostellato, Gad (Gruppo Autonomo Discariche) di Casumaro, Gruppo “Amici di Beppe Grillo – 5 Stelle per Cento e Frazioni”, Gruppo “Cento in Movimento”, Gruppo M5S di Ferrara, Gruppo M5S di Argenta, Gruppo M5S di Codigoro.

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