
Le valli di Mezzano dopo l’intervento
Comacchio. La Polizia Provinciale ha sequestrato 39 ettari di terreno di oasi naturalistica nel Mezzano, in un’area che ricade sotto il Comune di Comacchio e che il titolare di un’azienda agricola aveva prosciugato e spianato per farne terreno agricolo. Il sequestro è stato eseguito in seguito alla richiesta del pm Ciro Alberto Savino, accolta dal gip Silvia Marini, sulla base del fatto che i lavori effettuato dall’imprenditore in un sito protetto e di interesse ambientale fossero stati eseguiti senza l’autorizzazione della Provincia.
Il sequestro è vincolato al ripristino ambientale delle oasi, il che significa che il titolare dell’azienda agricola dovrà a sue spese riportare i 39 ettari alle condizioni originarie per poter rientrare in possesso del terreno. Lo stesso titolare, E.C., è finito nel registro degli indagati assieme al fratello, R.C., accusati del reato di distruzione del patrimonio ambientale. Secondo le risultanze delle indagini i lavori di riconversione del terreno avevano portato alla distruzione degli argini, al prosciugamento dei bacini con eliminazione dei fossati di raccolta delle acque di scolo e al livellamento del terreno. Tutti lavori che avevano cancellato un’area di interesse paesaggistico e naturalistico che, come le intere Valli del Mezzano, erano state elevate a Zona di Protezione Speciale dall’Ue.

Valli del Mezzano prima dell’intervento di danno ambientale
Da quanto si apprende, il proprietario del terreno aveva fatto richiesta di riconversione un anno fa, ma la risposta della Provincia era stata negativa, per la precisione vincolata alla realizzazione di uno “studio di incidenza” dei lavori da eseguire, che non sarebbe mai stato presentato agli uffici competenti. Il danno ambientale era stato scoperto già a luglio nel corso di un sopralluogo della polizia provinciale , che ha provveduto all’immediata segnalazione del fatto alla Procura della Repubblica.
Espressioni di compiacimento per la brillante operazione della Polizia Provinciale arrivano da Giampaolo Balboni del Wwf Ferrara: “Finalmente sembra subire una battuta di arresto la triste sequenza delle distruzioni di ambienti di valore naturalistico non accompagnate da successivi recuperi, cui abbiamo dovuto purtroppo assistere negli ultimi anni. Valga per tutti valga il caso eclatante dei bacini MEDSPA, essi pure nell’area protetta delle Valli del Mezzano, totalmente spianati qualche anno fa e mai più recuperati. E’ questo il “cambiamento di verso” che auspichiamo per il nostro territorio e che in ogni situazione analoga attendiamo alla prova dei fatti”.