Bondeno
4 Ottobre 2014
Ipotesi al vaglio per i 14 lavoratori. Nardini (Pd): "La responsabilità dell'Amministrazione è enorme"

Licenziamenti ex zuccherificio, possibilità di opporsi

di Redazione | 3 min

Bondeno 2004Quattordici dipendenti riceveranno la lettera di licenziamento. Con la firma di giovedì scorso del verbale di mancato accordo tra sindacati e Fin Bieticola, presso il Centro per l’Impiego della Provincia, è sfumata ogni possibilità di reimpiego per i lavoratori dell’ex zuccherificio di Bondeno. Un amaro epilogo della vicenda riguardante il pastificio che doveva essere realizzato nell’area, ma soprattutto per i lavoratori che, finiti gli ammortizzatori sociali, si ritroveranno “a spasso” nonostante le organizzazioni sindacali di categoria (Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil) abbiano tentato diverse strade per arrivare a una loro ricollocazione. Ora l’unica strada che si potrebbe percorrere è quella di impugnare i licenziamenti. E’ una possibilità da considerare, se si riesce a dimostrare che l’azienda non ha rispettato le norme sul piano di dismissione degli zuccherifici. Norme che avrebbero imposto all’azienda di riconvertire lo zuccherificio in forza dei contributi dell’Unione Europea erogati alle aziende che chiudevano gli stabilimenti per la tutela dell’occupazione.

Ad ogni modo sfuma quindi l’ipotesi di riconversione dell’ex zuccherificio e rischia di aumentare la truppa di disoccupati sul territorio. Per Giovanni Nardini, capogruppo Pd in Consioglio comunale a Bondeno, gran parte della responsabilità della situazione che si è venuta a creare sarebbe dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Alan Fabbri. “Solo cinque mesi fa – sostiene Nardini – Alan Fabbri andava ripetendo che vi sarebbero stati quattrocento posti di lavoro. A fine febbraio abbiamo assistito ad uno show, da pura campagna elettorale, ben orchestrato dall’amministrazione comunale, con l’apporto di Enumplan e Thomas Food nel quale ci spiegavano che nel 2016 vi sarebbero stati quattrocento dipendenti in fabbrica e si poteva cominciare ad inviare le richieste di assunzione. Dove sono finiti questi pifferai? Dove sono finiti i 100 milioni di euro che erano solo una piccola parte dell’investimento”?

L’idea di opporsi al licenziamento, secondo Nardini, sarebbe da percorrere fino in fondo se vi sono le condizioni, “perché troppe cose non quadrano nella vicenda Bondeno”. “Alan Fabbri – prosegue nel suo attacco Nardini – ha continuato per anni a sostenere che i debiti lasciati sul territorio da Enumplan fossero una questione tra privati. Ora cosa dirà sui licenziamenti? Continuerà a pensare solo ai propri interessi di bottega dimenticandosi di quelli del territorio e dell’intera comunità? I cittadini di Bondeno sono stati presi in giro dall’amministrazione comunale e da finti investitori. Le aziende di Bondeno, impegnate nella ristrutturazione della palazzina uffici, vantano crediti per centinaia di migliaia di euro. Gli ultimi 14 dipendenti Italia Zuccheri sono stati licenziati. Peggio di così non poteva andare. Visti i risultati, vorrei capire da Alan Fabbri a cosa sono serviti i pranzi e le cene con Enumplan. O i vari viaggi in Svizzera. La responsabilità dell’amministrazione comunale di Bondeno in questa assurda vicenda è enorme”.

 

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