Politica
13 Settembre 2014
Calvano evita conflitti di interesse: “Voglio essere giudicato allo stesso modo degli altri”

Modonesi: “Dopo il 9/11 tutto è cambiato”

di Marco Zavagli | 3 min

unnamed (2)Se ne parla a Roma, in tutta Italia e a Ferrara non dovremmo farlo?”. È una autocandidatura avanzata per aprire un dibattito all’interno del Pd quella di Aldo Modonesi. L’assessore spiega la sua mossa inattesa che ha creato scompiglio nell’ultima segreteria di giovedì e che ora verrà ridiscussa attraverso una nuova riunione dell’organo decisionale fissata a breve.

A porre la questione davanti ai compagni di partito è stato Renato Finco, segretario comunale, “che ringrazio perché ha cercato di porre un tema che è stata sollecitato da tanti: siamo l’unica provincia che ha scelto di chiudere la questione candidature entro l’11 settembre. Ma dopo il 9 settembre tutto è cambiato. Ora siamo qui a parlare di Zappaterra e Calvano e non del vero problema: come ci presentiamo alle primarie dove due dei principali candidati sono oggetto di indagine da parte della magistratura per spese ritenute gonfiate. Se ne parla a Roma, in tutta Italia e a Ferrara non dovremmo farlo?”.

Per questo Modonesi ha “deciso di accogliere all’ultimo momento le istanze che mi erano state rivolte. La mattina (di giovedì, ndr) l’ho comunicato al segretario e la sera, attorno alle 19.30, dopo aver terminato una lunga serie di impegni istituzionali, ho inviato una mail con la mia richiesta formale”.

La definisce “una candidatura di servizio” l’assessore, “per far partire un dibattito sulla questione primarie. Credo che fino ad oggi ci sia stata troppa fretta di chiudere con il tema delle candidature ferraresi. Ma ora lo scenario è completamente diverso rispetto all’8 settembre (prima delle notizie delle indagini a carico di Richetti e Bonaccini, ndr) e le istanze che vengono dai circoli non mi sembrano indirizzate a parlare del futuro di Maisto, o Modonesi o Zappaterra”.

Quanto alle primarie, Qho sempre sostenuto la candidatura di Bonaccini e sono ancora disposto a farlo. ma penso che prima serve un dibattito franco sui candidati, un confronto vero sul tema. Non si può far finta che il 9 settembre non ci sia stato”.

Ecco allora che “lancio ai cinque candidati questa richiesta, a cominciare da Paolo Calvano, che si è sempre dimostrato limpido e lineare, anteponendo sempre l’interesse del partito rispetto a quello personale”.

A giorni si terrà una segreteria ufficiale per porre nuovamente, ed eventualmente votare, la questione. Difficile però che la candidatura venga respinta. Nonostante lo sgambetto alle regole condivise due settimane fa, un rifiuto rischierebbe di esser visto come scarsa volontà di apertura.

Quanto al segretario, “i passaggi da qui in avanti per quanto riguarda l’accettazione delle candidature e le relative consultazioni verranno gestiti da Luigi Vitellio – fa sapere Calvano -. Ho deciso così per evitare un conflitto di interessi. Voglio essere giudicato allo stesso modo degli altri”.

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