Dopo 22 anni alla guida della scuola media San Vincenzo, don Vittorio Serafini passa il testimone. Ma non senza togliersi, con stile, qualche sassolino dalla scarpa. L’istituto di piazza Ariostea da Opera Archidiocesana è passata a Mondo Piccolo. E il cambio di proprietà si è tramutato in un cambio della guardia. “E’ mio desiderio fare presente tre cose – scrive l’ormai ex preside in una lettera inviata ai suoi collaboratori -: chi compera una casa ha il diritto di arredarla come vuole; è un bene che la scuola media non sia andata a chiusura, ma abbia avuto una ulteriore possibilità per agire sul territorio ferrarese; la scuola media cattolica potrà continuare ad esistere solo con il sostegno e la fiducia delle famiglie”.
Detto questo don Serafini passa a chiarire la sua posizione, assicurando che, “se fosse dipeso da me, avrei mantenuto ancora la carica della presidenza. Era infatti mio desiderio riportare a “pieno regime” la scuola media. Tutti infatti sanno che manca ancora una classe (III media)”. Ma il diretto interessato è stato escluso dalle trattative di passaggio, durate più di un anno, “ed ho appreso alla fine di agosto (il giorno 22) che non avrei più ricoperto la carica di preside”.
La notizia ha lasciato l’amaro in bocca al direttore. Più nella forma che nella sostanza. “Sulla decisione non ho nulla da eccepire – spiega -. Se uno ritiene che la mia persona non sia più necessaria… tolgo il disturbo.
Sul modo di procedere non sono per nulla d’accordo. Le persone rimangono sempre persone, anche quando ai nostri occhi appaiono “scarpe usurate” o “scomode”. Questo principio vale nei confronti di tutti: dirigenti, docenti, segretarie, bidelle”.
Don Serafini conclude facendo comunque “i miei più sinceri auguri alla nuova gestione” e augurandosi “che tutti i genitori continuino a voler bene alla San Vincenzo, che ho sempre ritenuto la mia seconda famiglia”.