Comacchio
31 Luglio 2014
Il sindaco di Comacchio risponde a Rizzati elencando gli interventi e le soluzioni previste

Rete di scolo, Fabbri replica a Legambiente

di Redazione | 2 min

comacchio altoComacchio.  Alle considerazioni di Marino Rizzati, presidente del circolo Legambiente Delta del Po, sulla tenuta della rete di scolo a Comacchio, il sindaco Marco Fabbri aveva già risposto via mail nella giornata di ieri. Ricordando a Rizzati che all’albo pretorio online del sito comunale sono consultabili la deliberazione di Consiglio comunale n° 61 del 6 maggio 2014, relativa all’accordo territoriale recentemente sottoscritto e la deliberazione di Consiglio Comunale n° 85 del 25 giugno 2014, riguardante la sicurezza idraulica del territorio.

Il sindaco ha voluto sottolineare, nel replicare a Rizzati, che “proprio da questo ultimo provvedimento strategico si evince che gli investimenti sono stati effettivamente programmati”. “Contrariamente a quanto si legge nella comunicazione di Marino Rizzati – prosegue il sindaco – questa amministrazione non ha affatto trascurato la salvaguardia e la difesa del territorio da allagamenti e mareggiate, ma si è invece adoperata per individuare, con risorse adeguate, quelle risposte lungamente attese da tutta la collettività”.

Proprio per l’importanza che riveste il tema della sicurezza idraulica, il prossimo numero del periodico della Giunta comunale “Comacchio Informa”, che a breve sarà spedito alle famiglie del territorio, riserverà uno spazio dettagliato sul cronoprogramma degli interventi con i rispettivi costi di esecuzione. Le soluzioni prospettate dall’accordo territoriale sull’annosa questione degli allagamenti sono due. La prima è inerente alle azioni a lungo termine (separazione delle reti urbane per acque reflue), mediante adozione di un sistema separato, che convoglierà le acque meteoriche direttamente a mare o nel reticolo di bonifica, ovvero utilizzando il recupero del sistema separato laddove già esistente. La seconda riguarda le azioni a medio termine (casse di assorbimento delle punte critiche).

L’introduzione di sfioratori agli impianti di sollevamento o, dove si riterrà opportuno, permetterà di scaricare le acque dalla rete mista ad un ricettore differente dal sistema fognario, alleggerendo il carico dell’acqua sollevata, rilanciata dai lidi al depuratore di via Marina, mantenendo libero il punto di recapito della fognatura. L’acqua può essere indirizzata, ovvero deviata verso la rete dei canali di bonifica, ovvero in apposite vasche di accumulo temporaneo.

“Gli interventi elencati nel secondo punto, quello delle azuioni a medio termine – tiene ad evidenziare il Sindaco Marco Fabbri – sono oggetto dell’accordo territoriale sottoscritto dall’Amministrazione comunale con la Provincia di Ferrara, la Regione Emilia Romagna, il Consorzio Acque Delta Ferrarese . Le opere complessive ammontano a 10 milioni di euro, una parte dei quali, pari a 6.340.000 relativi al primo stralcio, dovrebbero partire a breve. Per quanto concerne gli interventi a lungo termine, ritenuti risolutivi, dovranno essere pianificati in primis a valere sui fondi europei 2014/2020”.

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