Cronaca
23 Luglio 2014
Intervento del professor Zamboni al Convegno scientifico a Cortina d'Ampezzo nell'ambito dell'incontro "Verticale Solidale 2014"

Ccsvi e sclerosi multipla: “La ricerca deve continuare”

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Lite con feriti in Gad, interviene la Polizia Locale

Una lite tra due uomini ha animato corso Piave, all'altezza delle mura di Viale IV Novembre, catturando l'attenzione dei passanti. L'episodio ha reso necessario l'intervento tempestivo della Polizia Locale

Schiacciata dalle ruote del trattore. Indaga la Procura

La Procura di Ferrara aprirà un fascicolo di indagine per omicidio colposo in violazione delle norme antinfortunistiche sul lavoro relativamente alla morte di Anamaria Galusca Kadar, la 44enne di nazionalità rumena che lunedì mattina (14 luglio) è rimasta schiacciata da un trattore agricolo mentre stava lavorando in un terreno dell'azienda agricola Salvi Vivai nel Basso Ferrarese

Due tentate rapine in pochi giorni, 42enne condannato a 2 anni e 6 mesi

È stato condannato a due anni e sei mesi dal Gup Andrea Migliorelli un 42 enne di origine nigeriana D.E. che, venerdì 13 settembre 2024, intorno alle 18, poche ore dopo essere stato rimesso in libertà col divieto di dimora in provincia di Ferrara per una tentata rapina e il danneggiamento di un'auto nel parcheggio dell'ospedale di Cona, era riuscito a farsi nuovamente arrestare in zona Gad

Non luogo a procedere per un milanese accusato di ricettazione d’auto

Non luogo a procedere. È questa la sentenza emessa dal giudice Giovanni Solinas al termine dell'udienza predibattimentale nei confronti di un uomo di 35 anni F.L., difeso dall'avvocato Roberto Bassi del Foro di Ferrara, accusato di ricettazione dopo essere stato fermato dai carabinieri al lido di Pomposa in seguito al furto di una Porche Cayenne

zamboni a cortinaSono intervenuti anche il professor Paolo Zamboni e il dottor Fabrizio Salvi al convegno scientifico organizzato a Cortina d’Ampezzo nell’ambito dell’incontro “Verticale Solidale 2014”.

Il primo intervento è stato quello del professor Paolo Zamboni, direttore del Centro Malattie Vascolari dell’azienda ospedaliero universitaria S. Anna di Ferrara: “Limiterò il mio intervento all’ultimo lavoro scientifico che abbiamo pubblicato, sollecitato dai rappresentanti delle associazioni dei pazienti, che mi hanno riferito essere troppo tecnico e dunque di difficile comprensione, con ricadute che hanno ingenerato alcuni equivoci. Lo studio in corso riguarda l’ultrastruttura delle valvole difettose delle vene giugulari. E’ ormai dimostrato, con microscopia elettronica, che quando queste valvole, poste nella parte prossimale del collo, cioè vicino al torace, non funzionano a dovere, il sangue impiega più tempo del dovuto a defluire dalla testa, e quindi a drenare dal cervello i metaboliti nocivi. Questa è una conclamata patologia vascolare, la Ccsvi (Insufficienza Venosa Cronica Cerebrospinale). Esistono strumenti scientifici per investigarla, gli ostacoli al flusso possono essere diversi, nelle persone, e non è detto che tutto dipenda dalle valvole difettose. Ora si stanno aprendo nuovi scenari, che ci fanno comprendere come la Ccsvi abbia diverse facce, a volte coesistenti nello stesso soggetto. E’ ovvio che per sviluppare tutti questi scenari la ricerca deve andare avanti. Altrimenti si cancella un diritto fondamentale di ogni cittadino, sancito tra l’altro dall’articolo 32 della Costituzione italiana”.

Da qui la domanda: che cosa provoca la Ccsvi, e soprattutto la presenza delle valvole difettose? “La ricerca ha dimostrato che nei pazienti si sono trovate grossolane alterazioni della cellula endoteliale, ovvero del naturale pavimento del sistema vascolare – prosegue Zamboni-. Nelle valvole dei pazienti, addirittura, questa cellula è scomparsa, indicando con chiarezza come la Ccsvi non sia solo un quadro radiologico o Doppler, ma una vera e propria malattia vascolare. Con eguale chiarezza questo risultato indica come la Ccsvi non possa essere considerata una conseguenza della Sclerosi Multipla”.

La posizione espressa dal professor Zamboni è molto chiara: la Ccsvi è una malattia vascolare indipendente dalle altre patologie neurodegenerative che possono coesistere con essa, o addirittura essere fortemente influenzate dall’alterato ritorno venoso cerebrale. La sua diagnosi è resa evidente quando nel paziente si ha riscontro scientifico che esistono blocchi nel flusso venoso.

“L’attività di ricerca ha l’obbligo di cercare di capire le cause di tutto ciò – conclude il professor Zamboni -. La scienza ha gli strumenti per puntare a capire quali siano le cause della Ccsvi. Dopo di che saremo nelle condizioni che potrebbero permetterci di prevenire, prima, e di bloccare, poi, questa malattia. La parola d’ordine di tutti noi è quindi: Continuare la ricerca!”.

fabrizio salviE’ poi intervenuto il dottor Fabrizio Salvi, responsabile del Centro il BeNe (Bellaria Neuroscienze) per la diagnosi e cura delle malattie neurologiche rare e neuroimmuni dell’ospedale Bellaria di Bologna, oltre che Direttore Scientifico della Fondazione Il Bene: “La Sclerosi Multipla è associata ad un problema di alterata perfusione di cervello e midollo spinale, cioè di alterata vascolarizzazione. Esiste una correlazione tra Ccsvi e Sclerosi Multipla? Non lo sappiamo, anche se esiste una forte convinzione che sia così. Credo che l’alterata perfusione sia la chiave di lettura per avanzare nella ricerca sulla Sclerosi Multipla. Fino ad ora sappiamo che la riduzione della perfusione genera la formazione delle placche (Sclerosi a Placche è una denominazione alternativa della malattia), cioè cicatrici che si formano nella mielina, la guaina che riveste parte del corpo dei neuroni, che trasmettono gli impulsi nervosi tra sistema nervoso centrale e le diverse parti del corpo. Perché si altera la perfusione? Dipende dalle vene e/o dalle arterie. Tutte le anomalie dello scarico venoso creano un danno, se causano una riduzione della perfusione cerebrale. Noi dobbiamo continuare la ricerca, per potere arrivare al più presto a certezze da condividere con tutto il mondo scientifico”.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com