Politica
23 Luglio 2014
Il blog del M5S propone l’avvocato ferrarese come candidato

Grillo lancia Anselmo verso il Csm

di Marco Zavagli | 3 min

anselmoSe le preferenze dei cittadini avessero valore in questo contesto, avremmo già il primo ferrarese membro laico nella storia del Csm. Fabio Anselmo è tra i nomi usciti dal blog di Grillo da proporre in sede di rinnovo del Consiglio superiore della magistratura. “Il M5S – spiega Grillo – propone un sistema nuovo per l’elezione dei nuovi membri, in questo caso otto, che entreranno a far parte del Consiglio. Il nostro scopo è quello di rendere trasparente questa procedura introducendo un metodo innovativo che consiste nel rendere pubblici i nomi delle personalità individuate”. E il MoVimento 5 Stelle ha individuato dei candidati sulla base di due criteri fondamentali: “una indiscussa esperienza” e “avere la schiena dritta”.

Per l’elezione dei membri del Csm la legge prevede che due terzi siano eletti da tutti i magistrati ordinari tra gli appartenenti alle varie categorie (membri togati) e per un terzo dal Parlamento in seduta comune, scelti tra professori ordinari di università in materie giuridiche ed avvocati dopo quindici anni di esercizio della professione (membri laici).

Tra questi il sondaggio lanciato da Grillo sul suo blog individua tra i professori ordinari di università in materie giuridiche Nicola Colaianni (Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari) e Alessio Zaccaria (Università degli Studi di Verona) e tra gli avvocati con almeno 15 anni di esercizio della professione Oreste Agosto, del Foro di Salerno, Massimo Bongiovanni, del Foro di Torino e Fabio Anselmo, del Foro di Ferrara.

Ferrarese classe ’57, Anselmo si laurea in giurisprudenza il 17/12/1981 e consegue l’abilitazione nel 1984. Dal 1990 è iscritto nell’albo degli avvocati dell’ordine di Ferrara e dal 1997 è iscritto nell’albo degli avvocati cassazionisti.

Pur non essendo mai entrato formalmente in politica, a Ferrara è stato responsabile diritti per la Margherita. Negli ultimi anni il suo nome ha fatto il giro delle cronache nazionali per essersi occupato di casi spinosi che hanno visto coinvolte a vario titolo le forze dell’ordine. Dal Caso Aldrovandi a quelli di Cucchi, Rasman, Ferrulli, Budroni, Magherini, per finire con la morte di Giuseppe Uva, per la quale sono stati appena rinviati a giudizio carabinieri e poliziotti con l’accuse di omicidio preterintenzionale, abbandono di incapace, arresto illegale e abuso di autorità.

Da questi casi giudiziari Anselmo ha sviluppato il filone che collega la sua professione alla materia dei diritti, battendosi per l’introduzione anche in Italia del reato di tortura.

“Il patrocinio nelle cause dei c.d. abusi di polizia – si legge nel suo cv -, effettuato senza risparmiarsi ed in modo convinto ed appassionato, esponendosi in prima persona contro “poteri forti”, lo ha esposto a pesanti intimidazioni personali, a denunce ed azioni giudiziarie strumentali compiute nei suoi confronti da PM spesso ostili o imputati eccellenti”.

Mantiene rapporti di consulenza o collaborazione con associazioni che si occupano di diritti umani come A Buon Diritto, Antigone, Amnesty International.

“Sono onorato di questa candidatura – commenta l’avvocato alla notizia apparsa sul blog -. Al di là di ogni ideologia non posso non sentirmi onorato . E ringrazio per la fiducia a prescindere da tutto. Fa piacere che qualcuno si accorga del lavoro faticoso che stiamo svolgendo”. Sull’eventuale accettazione di un incarico simile Anselmo non si sbilancia. “Posso dire – concede – di essere sbalordito da tutte le manifestazioni di consenso che ha ricevuto e che sinceramente non ritenevo di avere”.

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