Scadrà il 31 luglio il termine di iscrizione al corso internazionale “Health and Immigration” che affronterà come tema la salute del migrante, questione di grande attualità che sarà affrontata durante gli incontri che si terranno dal 22 al 24 settembre al polo Chimico Bio Medico, (via Borsari, 46). Il corso è organizzato da Emanuela Gualdi, professoressa ordinaria del dipartimento di Scienze biomediche e chirurgico specialistiche dell’Università di Ferrara.
“Il fenomeno immigratorio è in continua crescita nei paesi industrializzati con ovvie implicazioni sociali e sanitarie – afferma la professoressa Gualdi -, la necessità di affrontare in modo adeguato il diritto alla salute del migrante è un tema cruciale per tutti i paesi europei che sono meta di questo continuo flusso migratorio”.
Il corso internazionale, che si colloca nell’ambito di un progetto europeo che affronta questa tematica con particolare riguardo all’immigrazione dal nord Africa Eunam, “Eu and North African Migrants: Health and Health Systems”, capofila il professor Kari Hemminki, German Cancer Research Center di Heidelberg in Germania, vedrà partecipare docenti e studenti provenienti da varie nazioni europee e nord-africane. A contribuire all’evento anche la scuola di Medicina di Unife, che vedrà intervenire in apertura il presidente, Leonardo Trombelli, oltre alla professoressa Gualdi, Carlo Contini, professore ordinario del Dipartimento di Scienze mediche e Luigi Grassi, professore ordinario del Dipartimento di Scienze biomediche e chirurgico specialistiche di Unife.
“Questo corso internazionale – conclude Emanuela Gualdi – rappresenta un’occasione unica per esaminare in un’ottica multidisciplinare lo stato di salute, patologie e accesso alle cure mediche degli immigrati, traendo insegnamenti sulle strategie preventive da attuare. L’immigrato, giunto generalmente in buona salute nel paese ospitante, vede rapidamente declinare le sue condizioni psico-fisiche, (“healthy immigrant paradox”), in stretta relazione con i rischi connessi al nuovo ambiente e stile di vita. Integrazione, accesso ai servizi sanitari e promozione della salute dei migranti rappresentano la sfida che dovremo vincere nel futuro immediato”.