Politica
26 Maggio 2014
I democratici esultano. E sui social partono gli sfottò contro il M5S

Calvano: “Ha trionfato la speranza”

di Marco Zavagli | 3 min

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unnamed calvano vitellio merli“Sono dati straordinari, storici che danno un segnale molto forte”. È un Paolo Calvano raggiante, nonostante l’ora tarda, quello che legge i risultati delle Europee a livello nazionale e soprattutto locale. Il segretario provinciale del Pd questa notte era in via Frizzi assieme a pochi fedelissimi per seguire in diretta lo spoglio del voto di Bruxelles. “Si doveva scegliere tra la speranza e la rabbia e ha trionfato la speranza. Questi risultati dimostrano che anche il governo è credibile e il Pd con lui. Speriamo siano di buon auspicio per le comunali adesso”.

E mentre confida al nostro taccuino i suoi pensieri più ‘diplomatici’, Calvano si sbizzarrisce sui social, consegnando a facebook uno dei tanti sfottò che partono dal Pd all’indirizzo del nemico numero uno, i Cinque Stelle, tanto da far diventare l’hashtag #vinciamonoi, fino a ieri il cavallo di battaglia dei pentastellati, un misero #vinciamopoi: “Ultima proiezione: Pd al 41,5%, M5S al 21,5%. Amici copritevi bene, a meno 20 fa freddo!”.

Sulla stessa linea Simone Merli, anche lui in sede, che teme già deformazioni fisiognomiche: “se quel che leggo dovesse essere confermato, non credo d’aver sufficiente (seppur tanta) pelle in viso da reggere il sorriso! in modo sobrio, con tutta la serenità necessaria davanti ad una vittoria di misura: #nondovevatevincerevoi?”. Gli fa eco Luigi Marattin, che commenta con un laconico “Prima delle urne leoni, dopo le urne…”, lasciando indovinare la rima non proprio elegante. Più icastico Luigi Vitellio: “la democrazia ha risposto a Grillo nel più bel modo possibile : vincendo”.

E mentre a Caterina Ferri addirittura le “viene da piangere per la felicità. Aspettiamo, ma per ora è bellissimo”, Aldo Modonesi fa suo un ‘brocardo’ sportivo “Gioco. Partita. Incontro”. Game over insomma.

Anche se le regole della partita sono state truccate secondo Francesca Tavone, candidata consigliere del M5S: “Gli italiani si sono fatti comprare con 80 euro, evidentemente non valgono di più”. Stesso pensiero per Silvia Mantovani, grillina della prima ora: “In Italia vige e vince ancora il voto di scambio 80€, complimenti italiani!”.

Non si discosta molta dalla similitudine tra il regalo degli 80 euro e la promessa arcoriana del taglio dell’Imu Massimiliano Fiorillo dell’Italia dei Valori, secondo il quale “gli italiani hanno creduto al nuovo Berlusconi”.

Cambiando schieramento, da Paolo Spath di Fratelli d’Italia arriva un segnale di ottimismo: “dai dati che mi arrivano a Ferrara, ripeto nella rossa Ferrara, Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale supererebbe il 4%. Un anno e mezzo fa avevamo il 1.7%. Meriti di un gruppo eccezionale”.

Rimanendo tra i partiti minori, un’altra stoccata al Movimento 5 Stelle arriva da Alfredo Valente di Rifondazione comunista, che ricorda a Grillo una frase preelettorale: “‪Se perdiamo le elezioni non ho assolutamente più voglia di continuare. Ma io voglio la prova. Voglio sentire gli italiani”. “Beppe Grillo – lo incalza ora Valente – ora li hai sentiti devi trarne le conseguenze…”.

E tra i ‘l’avevo detto’ non poteva mancare Valentino Tavolazzi, il primo epurato della storia grillina, che la butta sul sarcastico: “Ora andranno da Napolitano a chiedere il governo del paese, con Casaleggio al Ministero dell’innovazione?”.

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