
Foto di Stefano Pavani
Venerdì 25 aprile torna in strada a Ferrara LiberAzione, azione teatrale urbana per ricordare il 24 aprile 1945, del Gruppo teatro comunitario di Pontelagoscuro, con la partecipazione della Banda del Comune di Cento.
La partenza è programmata alle ore 17.30 da piazza Verdi con proseguimento lungo Via Carlo Mayr, Corso Porta Reno, corso Martiri della Libertà, piazza Savonarola e conclusione in corso Martiri della Libertà, all’altezza di piazza Trento e Trieste. L’iniziativa è frutto della collaborazione tra l’associazione Teatro e Comunità e l’Anpi di Ferrara, con il sostegno di Teatro Nucleo, Spi-Cgil Ferrara, fondazione l’Approdo, La Società a Teatro ed il patrocinio del Comune di Ferrara.
Anche quest’anno, in occasione del 25 aprile, il Gruppo teatro comunitario Pontelagoscuro, coordinato dall’attore e regista Antonio Tassinari, torna a far rivivere per le strade del centro di Ferrara il momento in cui in Italia finivano la guerra ed una dittatura ventennale e la gioia della popolazione ferrarese esplodeva in una festa senza limiti.
La liberazione di Ferrara è avvenuta per la precisione il 24 aprile 1945, un martedì. Un’insurrezione popolare precedette di pochi giorni l’entrata in città delle truppe dell’VIII armata britannica e della V armata americana che, oltrepassando il Po di Volano, giunsero per prime ad occupare il capoluogo estense. Un anonimo cronista di quei fatti ha scritto: «La gente per strada saluta e si accalca intorno ai soldati per salutarli, le donne li baciano, altre alzano in alto i bambini perché possano vedere ed essere visti (…) C’è chi ride, chi piange, chi sta in disparte. La gente sta alle finestre e saluta e getta fiori. Hanno messo le coperte come si fa quando ci sono le processioni. Dove ci sono belle donne, c’è chi si ferma e dalla strada canta canzoni d’amore accompagnandosi con la chitarra e strumenti di fortuna».
Dalle voci lontane di quei giorni, dalle fotografie, dai canti popolari, dalle memorie di chi già c’era e vide lo scoppio di quella festa d’aprile, da tutti questi frammenti di memoria prende le mosse l’azione urbana LiberAzione. Non uno spettacolo da guardare seduti, né da recitare tra le mura protette di un teatro, ma una festa improvvisa, incerta, caotica, affollata, in cui il confine tradizionale che separa attori e spettatori traballa ad ogni istante, ad ogni metro, ad ogni canto.
Riflettendo sul significato del 25 aprile in occasione della prima edizione di LiberAzione, il presidente di Anpi Ferrara Daniele Civolani, promotore di questa iniziativa, ha scritto: «Un mondo era scomparso e ce n’era uno tutto da rifare, in pezzi, pieno di macerie reali e ideali, c’erano lacrime e sofferenze, la terribile solitudine che dà la mancanza di chi se n’è andato, ma c’era la vita e si poteva guardare avanti e di nuovo sperare in un mondo migliore, più giusto per tutti. In pratica non finiva la guerra, cominciava la pace. Ecco, ricordare quel giorno, quel 24 aprile in cui gli inglesi passarono il Volano ed entrarono in città per Porta Romana, Via XX Settembre, Carlo Mayr, Porta Reno, per arrivare infine in piazza fra ali di gente che apllaudiva e urlava di gioia, ecco, ricordare non può essere solo celebrazione o cerimonia, deve essere gioia e gioco, musica e canto, deve essere di nuovo gente in strada a cantare, a ridere, a mangiar cioccolata e a far la corte alle ragazze».
L’edizione 2014 di LiberAzione offre alla città di Ferrara una festa itinerante che, a partire dalle ore 17.30, da piazza Verdi si snoderà lungo le principali strade del centro cittadino, toccando alcuni dei luoghi simbolo della resistenza ferrarese, per culminare, quest’anno, in corso Martiri della Libertà, accanto a piazza Trento e Trieste, dove saranno offerti al pubblico pane e salame e vino.
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