Economia e Lavoro
9 Aprile 2014
Saipem conferma l'atteso accordo, ma Filctem chiede garanzie contro le "false rassicurazioni" di Eni

Petrolchimico, 200 milioni per il nuovo impianto Versalis

di Redazione | 4 min

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admin-ajax (5)“Saipem si è aggiudicata una commessa da 200 milioni di euro per l’ampliamento dell’impianto Versalis di Ferrara per la produzione di Epdm, termopolimeri, conosciuti anche come gomme sintetiche”. Arriva nel pomeriggio l’atteso annuncio del progetto che prevede la realizzazione di una quarta linea di produzione Versalis, parallela alle tre esistenti, che porterà a un incremento della produzione fino a 130mila tonnellate annue. Saipem sarà responsabile del progetto in tutte le fasi del progetto fino alla completa realizzazione.

Un annuncio che però va in controtendenza rispetto all’attacco che, proprio nelle stesse ore, le Rsu Filctem-Cgil lanciavano verso il gruppo Eni, che secondo il sindacato non avrebbe mai risolto i nodi che potrebbero portare a un calo occupazionale nel petrolchimico ferrarese. Tanto da chiedere precise garanzie per quanto riguarda il nuovo Accordo di Programma e per l’assegnazione degli appalti di manutenzione. “Il dispiegarsi del piano Industriale Eni, nonostante le apparenze – affermano le Rsu -, appare funzionale a un’inevitabile, perché già programmato nel progetto, ulteriore riduzione della attività complessiva messa a disposizione del territorio italiano e ferrarese”.

L’appello della Filctem scaturisce dalla politica seguita dalle aziende Eni (tra cui Versalis e Syndial, presenti a Ferrara), in particolare per quanto riguarda gli appalti di manutenzione concessi al massimo ribasso. “Le imprese dell’Eni negli ultimi anni – affermano i delegati Rsu di Versalis e Syndial – hanno perseverato in gestioni aziendali che non hanno contrastato la riduzione dell’attività di questa area, connotata dal varo di una progressiva diminuzione degli interventi, soprattutto nell’approccio preventivo, a favore della sostituzione e dell’intervento “a guasto avvenuto”. Allo smantellamento dei vecchi “consorzi di imprese “ è corrisposta la politica degli appalti al massimo ribasso, con effetti negativi sulla qualità degli interventi (ripresa di lavori fatti in fermata a pochi spazi di tempo) e sui “rapporti di lavoro” di nuove imprese, che imponendosi per eccesso di ribasso dell’offerta, hanno espunto quelle locali”.

Una situazione aggravata, secondo il sindacato, anche dai progetti di Versalis, visto che “anche nel momento dell’auspicabile partenza del nuovo investimento Elastomeri, permangono e si evidenziano i rischi per lo stabilimento ferrarese Versalis, che da ormai tre anni sono “mascherati” dagli annunci e dalle rassicurazioni sui 160/200 circa milioni per la quarta linea elastomeri”. Un investimento che tuttavia, proprio nelle stesse ore, come annunciato dalla Saipem, ha trovato la sua attuazione. “Nel frattempo il piano industriale di Versalis – continuano le Rsu – avanza verso la progressiva uscita dal mercato del polietilene, con la cancellazione del 32% di capacità produttiva, dando un segno chiaro di una evoluzione di visione industriale che, senza un significativo investimento qualitativo e quantitativo a Ferrara comporterà la scomparsa delle attività sul polietilene e collegate”.

Per quanto riguarda le attività Syndial, secondo Filctem Cgil, “siamo al paradosso: si assiste alla periodica riduzione delle attività e conseguentemente del personale e delle competenze professionali dedicate. Dismesse le attività interne ed esterne al Gruppo Eni, appaltate attività nel settore delle bonifiche, il quadro aziendale ferrarese si assottiglia sempre più velocemente, mostrando incapacità a svolgere un ruolo positivo sul fronte delle possibilità occupazionali. Il dispiegarsi del “piano Industriale Eni”, nonostante le apparenze, appare funzionale ad un inevitabile ulteriore riduzione della attività complessiva messa a disposizione del territorio italiano e ferrarese”. 

Tutti motivi per cui, secondo i delegati Filctem, “il rinnovo dell’Accordo di Programma deve mantenere al centro la crescita del lavoro creato dalle imprese che vi partecipano. Anche sugli imminenti rinnovi dei contratti di appalto sarebbero utili confronti trasparenti sui meccanismi di assegnazione, per contrastare la tendenza a favorire le imprese che affermandosi in virtù di consistenti riduzioni di base d’asta, fanno ricadere sulla condizioni lavorative, di sicurezza e contrattuali dei lavoratori in appalto il prezzo della “offerta più bassa. Appalti di qualità, con contratti di lavoro coerenti con l’oggetto dell’appalto, sono anche interesse di chi sugli impianti ci vive tutto l’anno. La manutenzione di qualità limita il ricorso alle fermate e riduce gli incidenti, mentre fornisce più posti di lavoro a Ferrara. In questi giorni vanno a rinnovarsi i contratti di fornitura dei servizi manutentivi: sarebbe una occasione per dare un segnale che si intende operare a favore del territorio. Così come sarebbe serio condividere con il sindacato entità della quarta linea gomme, tempi di realizzazione e modalità dell’investimento, ricaduta occupazionale sullo stabilimento, gestione appalti, che è fatto di attività industriali quali polietilene e catalizzatori e delle attività rimaste dentro Syndial”.

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