Eventi e cultura
6 Aprile 2014
Due mostre dedicata alle indagini archeologiche effettuate durante i lavori di riqualificazione del centro

La Ferrara di Ercole I sotto i nostri piedi

di Redazione | 4 min

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Inaugurata sabato pomeriggio al Museo Archeologico Nazionale la mostra Gli scavi archeologici e i materiali, che insieme a L’evoluzione del Palazzo Ducale nelle sale della Residenza Municipale, forma l’esposizione Ferrara al tempo di Ercole I d’Este. Scavi archeologici, restauri e riqualificazione urbana nel centro storico della città, dedicata alle indagini archeologiche effettuate durante i lavori di riqualificazione nel centro storico. Insieme alla Direttrice del Museo Archeologico Nazionale Caterina Cornelio e alla curatrice Chiara Guarnieri, archeologa della Soprintendenza per i beni archeologici dell’Emilia-Romagna, all’inaugurazione erano presenti il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani e l’assessore alla mobilità e ai lavori pubblici Aldo Modonesi.

È stata la dottoressa Cornelio a dare il benvenuto al pubblico nell’ampio Salone delle Carte Geografiche, al piano nobile di Palazzo Costabili o di Ludovico il Moro, dove la mostra è ospitata. “Sono molto onorata e felice di inaugurare questa mostra sulla Ferrara archeologica” ha affermato la direttrice del museo, sottolineando che si tratta della “prima di questo tipo” nella nostra città. La parola è poi passata all’assessore Modonesi, che ha spiegato come i lavori di riqualificazione, che hanno rappresentato “l’occasione per questi studi archeologici”, siano stati realizzati “nell’ambito del Programma Speciale d’Area” sottoscritto tra Comune e Regione Emilia Romagna. Modonesi ha concluso il proprio intervento con la speranza che non ci si fermi a questo “momento temporaneo”, ma che si provi ad “immaginare uno spazio fisico stabile per mostrare gli studi e gli interventi” al centro di questa iniziativa congiunta del Comune di Ferrara e della Soprintendenza regionale. Un auspicio condiviso anche dal sindaco Tagliani, secondo il quale sarebbe necessario pensare a “un percorso a disposizione di tutti” perché le tracce del passato “ancora tutte da studiare” sono affidate non solo a studiosi ed esperti ma “alla memoria di tutta la città”. “L’obiettivo”, ha concluso il primo cittadino, “è approfondire la conoscenza della città” e “aggiungere tasselli da poter lasciare ai nostri prossimi concittadini”.

Chiara Guarnieri ha parlato di una “emozione personale” nell’inaugurare questa mostra al Museo Archeologico Nazionale e a Ferrara, “nel luogo dove lavoro e nella mia città”. Poi ha descritto la genesi e la struttura della mostra. Ferrara al tempo di Ercole I d’Este. Scavi archeologici, restauri e riqualificazione urbana nel centro storico della città è nata da una serie di interventi, durati circa una decina d’anni, che hanno interessato “il centro del potere” della città ducale: le aree della Piazza Municipale, del Giardino delle Duchesse, l’edificio Ex-Bazzi e l’intero Corso Martiri della Libertà. “È stato trovato tanto e di notevolissima importanza”, i reperti rinvenuti “hanno permesso di confermare le fonti a disposizione” risalenti all’epoca di Ercole I e comprendere meglio il complesso sistema delle residenze estensi prima del 1479, quando iniziarono i lavori che avrebbero modificato l’assetto urbano culminando nella celeberrima addizione erculea del 1492. “Con l’amministrazione abbiamo pensato di rendere partecipe il pubblico di ciò che avvenuto”, da qui la mostra divisa in due parti: alla Residenza Municipale una spiegazione della “morfologia del Palazzo Ducale” e “la possibilità di visitare il soffitto dorato” emerso dall’intervento sull’edificio Ex-Bazzi, mentre in alcune sale del Museo Archeologico Nazionale sono esposti “i reperti rinvenuti”, provenienti da una vasca di scarico per rifiuti della vecchia residenza ducale, un vero e proprio tesoro per ricostruire la vita quotidiana dell’epoca. E proprio alla vita quotidiana sono dedicate le prime due sale, dove sono esposte una serie di ceramiche e di vasi in vetro, la terza sala è destinata agli interventi di scavo della Piazza Municipale e al restauro del soffitto ligneo decorato della stanza dorata dell’edificio Ex-Bazzi, nascosto per due secoli da due controsoffitti, mentre la quarta e ultima è riservata alle indagini che hanno riguardato il Giardino delle Duchesse, che hanno permesso di confermare la presenza della famosa fontana dorata più volte citata dalle fonti.

Entrambe le esposizioni rimarranno aperte al pubblico dal 6 aprile al 13 luglio 2014 e “a completamento è stato organizzato un ciclo d’incontri ogni giovedì alle 17.30 sull’età di Ercole I d’Este”, ha concluso Guarnieri alla fine della visita alla mostra, dando appuntamento a tutti al primo incontro di giovedì 10 aprile.

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