La sinistra si presenterà alle elezioni. E avrà un candidato unico. Rifondazione, Comunisti italiani e Italia dei Valori hanno raggiunto l’alleanza sul filo di lana. A mettere tutti d’accordo è stato un nome. Quello di Giuseppe Fornaro.

Sarà lui a sfidare Tagliani e a guidare la lista “Valori di Sinistra”, che quantomeno nelle sue componenti richiama l’esperimento mal riuscito della Sinistra arcobaleno (senza i Verdi e con dentro Idv) o della Rivoluzione civile di Ingroia, invero ben poco fortunato alle ultime politiche.

Ad accomunare i tre partiti c’è sicuramente la volontà di riempire il vuoto lasciato a sinistra dal Pd. E anche il fatto che il Pd, e per lui Tagliani, di loro non ne ha proprio voluto sapere. Lo ammetteva senza troppi problemi lo stesso Massimiliano Fiorillo, dell’Idv, alcuni giorni fa, quando ancora il suo partito non sapeva se presentarsi o meno. “Il Pd non ci ha cercato – aveva confidato a Estense.com -, la nostra lista è quasi pronta. Se non troviamo un candidato che ci soddisfi possiamo anche non presentarci, non bisogna correre per forza”.

E la stessa Rifondazione, sempre fino a pochi giorni fa, stava accarezzando l’idea, o abbandonandosi al rischio, di correre da sola con il proprio simbolo e un proprio candidato, mai individuato. Per il Prc l’ipotesi di un gemellaggio con i cugini del Pdci era legata all’incognita Soffritti. Solo nel caso di un passo indietro dell’ex sindaco (leggasi disponibilità a non essere in lista) si sarebbe potuto ragionare su un percorso condiviso come fu cinque anni fa quello della Federazione della Sinistra. Incontri, vani, sono stati fatti anche con la segreteria comunale di Sel, dove Valeria Rustici – più propensa del resto del partito a schierarsi a sinistra – si è trovata isolata.

Accantonato l’idea del “Duca Rosso” di una lista a lui collegata (alla quale lavorava già da dicembre), ora il campo sempre fertile per questo nuovo esperimento a tre. L’obiettivo, verosimilmente, è conquistare quel 4/5% che possa permettere al candidato si sedere in consiglio.

Quanto al candidato, Fornaro è un nome noto nell’ambientalismo e nel panorama del centrosinistra ferrarese. Iscritto all’Ordine dei giornalisti dal 1995 al 2009, ha collaborato con “Rocca”, rivista nazionale quindicinale della Pro Civitate Christiana; è stato direttore di riviste e periodici (tra cui dal 2001 al 2004 “Piazza Municipale” del Comune di Ferrara e dal 2001 al 2003 di “ComuneNotizie”). Dal 2001 al 2002 è stato responsabile dell’ufficio stampa del Comune di Ferrara. In bacheca ha anche un romanzo, pubblicato da Albatros nel 2010, ispirato alla tragica morte di Federico Aldrovandi, “All’alba di una domenica”.

Sul fronte dell’impegno civile, oggi Fornaro è presidente dell’Associazione Amici della bicicletta – Fiab Onlus di Ferrara e il suo nome ricorre da anni nelle battaglie contro inceneritore, turbogas e bonifica dell’area di via del Salice.

Nel giugno del 2008 fu tra i firmatari del comitato Ferrara Città Sostenibile per indire consultazioni popolari su turbogas e raccolta differenziata (tutte bocciate) e nell’agosto del 2009 fu tra i promotori dell’appello “In difesa del Laboratorio Analisi Acqua di Pontelagoscuro”, poi trasferito da Hera a Sasso Marconi.

Nel 2006 il suo nome è tra i candidati ferraresi dell’Italia dei Valori alle elezioni politiche per la camera dei deputati.