Eventi e cultura
4 Aprile 2014
Università, associazioni e Comune insieme per un convegno sulla figura del pittore ferrarese

La notte simbolista di Pier Augusto Tagliaferri

di Redazione | 3 min

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Venerdì 4 aprile alle ore 17,30, presso la Sala Romagnoli ASP-Centro Servizi alla Persona di via Ripagrande 5, saranno presentati gli atti della giornata di studio dedicati alla figura del pittore Pier Augusto Tagliaferri nel centenario della morte. Riproponendo il titolo del convegno, Nella notte simbolista. Pier Augusto Tagliaferri (1872-1909), un piccolo volume, pubblicato oggi per la cura di Luca Brunelli, ne riassume gli esiti affidati ai contributi di Gianni Cerioli, Tito Manlio Cerioli, Isabella Falbo, Ada Patrizia Fiorillo, Roberto Roda. Dopo gli indirizzi di saluto di Paola Boldrini, Presidente della Circoscrizione 3 a parlarne con gli autori sarà Angelo Andreotti, Direttore dei Civici Musei di Arte Antica.

La raccolta dei saggi presenti nel volume, contribuisce a restituire un ulteriore tassello di conoscenze sulla figura di questo artista dalla vita breve nato a Porotto e, tragicamente, morto a Rimini. Dopo aver compiuto viaggi in Italia ed in Europa, grazie ai quali stabilisce contatti con gli ambienti della cultura artistica diffusasi tra fine del XIX e primi del XX secolo, l’artista trascorre gli ultimi anni della sua vita tra Ferrara e Padova, presente in diverse manifestazioni espositive sul territorio nazionale che si alternano con il suo mai sopito desiderio di viaggiare. Alle tappe della sua vita, all’eclettismo della sua opera, vengono dati nuovi apporti attraverso l’articolazione di queste pagine. In particolare è significativa la accertata presenza, quale decoratore, all’interno dell’ex cappella del Palazzo detto Renata di Francia, oggi studio del Rettore dell’Università degli Studi di Ferrara, che si deve al ritrovamento di fonti documentarie di prima mano rinvenute presso l’Archivio dell’ex Congregazione di Carità/Ente Comunale di Assistenza di Ferrara da Tito Manlio Cerioli. A questa scoperta l’autore dedica il suo contributo, intrecciando la vicenda che ha legato Tagliaferri al suo committente Luigi Pareschi con la storia del palazzo. Sulla committenza, sia essa pubblica, sia essa privata, sui rapporti con il mecenatismo, sulla fortuna, ma anche sulla dispersione della sua opera della quale si conserva, unica nella raccolta di Museo dell’Ottocento di Ferrara, una piccola tecnica mista dal titolo Chiaro di luna, si sofferma Gianni Cerioli.

Con un taglio di natura più introspettiva ed un’attenzione all’analisi formale delle opere intervengono gli scritti di Roberto Roda e Isabella Falbo. Testimonianze che si propongono in un certo senso speculari nell’offrire una panoramica sui rapporti di alcune opere del Tagliaferri con capolavori del Simbolismo e dell’Espressionismo, rispetto ai quali particolare attenzione è data alla ricorrente, presenza dell’occhio nei suoi dipinti. Interviene infine con una ricostruzione storico-critica Ada Patrizia Fiorillo il cui saggio si spinge ad inquadrare la figura dell’artista in una più ampia panoramica di lineamenti compresi tra suggestioni simboliste e richiami espressivi accolti da ambienti di cultura mitteleuropea.

Il volume si propone quindi come uno strumento articolato ed aggiornato sulla vita dell’artista, un bohémien, sensibile ad un gusto estetizzante, quanto incline ad una visionarietà che hanno certo segnato gli esiti del suo percorso, la cui conoscenza aggiornata è anche – nota Luca Brunelli – una «testimonianza per meglio comprendere l’identità della cultura figurativa locale, e non solo, dai primi anni del Novecento». Realizzato nella sua veste grafica da Federica Zabarri, il volume è stato stampato da Eco Stampe di Porotto (Ferrara). L’iniziativa è promossa da Comune di Ferrara, Circoscrizione 3, assessorato alle politiche e istituzioni culturali, CentroEtnografico Ferrarese e Università di Ferrara.

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