Chi sono le persone fisiche e chi i soggetti diversi che hanno contribuito alle spese sostenute da Tagliani per la compagna elettorale del 2009? Lo chiede in una lettera Natale Ombra, candidato assessore alla Sicurezza e trasparenza della lista civica Giustizia Onore Libertà, quella che vede candidato Francesco Rendine. Ombra fa notare che “come indicato nel sito telematico del comune di Ferrara, la campagna elettorale del candidato sindaco Francesco Rendine è costata 2.430 euro, coperti con “finanziamento da fondi personali”, la campagna elettorale di Tiziano Tagliani è costata 134.695,79 euro, coperti con “contributi da persone fisiche e soggetti diversi”.

“Viene da chiedersi – si domanda il candidato -, in nome della tanto richiamata trasparenza: chi sono le persone fisiche e chi i soggetti diversi che hanno contribuito alle spese sostenute da Tagliani. Non ci resta che chiedere al signor sindaco Tiziano Tagliani di svelare l’arcano “scoprendo le sue carte” e rivelando le identità di chi ha contribuito alla sua campagna elettorale del 2009”.

“Crediamo che chi finanzia la campagna elettorale con fondi propri, come farà il candidato sindaco Francesco Rendine – chiosa Ombra -, non si senta in debito con nessuno, diversamente chi si fa finanziare da altri soggetti, per esempio persone che gestiscono rifiuti o inceneritori, si potrebbe sentire in imbarazzo nell’assumere provvedimenti in cui sono coinvolti i finanziatori”.

Le risposte che chiede Ombra però sono note da circa cinque anni, da quando cioè, nel luglio 2009, le spese sostenute in campagna elettorale da ogni candidato sono state pubblicate sull’albo pretorio comunale. Già cinque ano fa si leggeva che gli importi principali delle spese elettorali di Tagliani consistevano in 51.910 euro di contributi da persone fisiche e risorse da “soggetti diversi”, tra cui spiccava il mondo della cooperazione (edile in primis), per 82.800 euro. Risorse complessivamente stanziate pari a 134.710 euro a fronte di un totale uscite di 134.696 euro. Il Pd aveva speso per la campagna dell’allora candidato 37.239 euro (di cui 23.186 spesi per materiali e mezzi di propaganda, 11.908 per acquisti di spazi sui media, 1.860 per le manifestazioni, 286 per stampe varie e raccolta moduli).

Tra i principali contribuenti si contavano la Coop Muratori Riuniti di Argenta (10 mila euro), il consorzio reggiano Bologna Ponente di Castelnuovo di Sotto (ancora 10mila), il Consorzio Cooperative Costruzioni (cinque mila), la Cooperativa di studi tecnici e industriali Uteco (a sua volta cinque mila), la coop di Granarolo Aristea Service (2.500), la Coop abitativa Borgo Punta (due mila), la Coop Estense Pulizie (mille euro).

Altri fondi provenivano da Mimosa Investimenti (6 mila euro), Verdiana Srl di Crevalcore (5.500) e Cesare Turchi Srl di Rubiera (estrazione ghiaia e opere stradali) con cinque mila euro. L’elenco “soggetti diversi” contava anche Superbeton Spa (calcestruzzi e asfalti) con 3.300 euro, Sies Srl (associazioni sindacali e di categoria) e Frassino Srl (costruzioni) con 3.000 a testa, Polesine Infrastrutture (2.500 euro). Il consorzio Servizi Urbani Sefim immobiliare, Par.Co costruzioni, l’informatica Open 1, Ferrara Day Surgey, Marco Polo Farminvest Srl e Lvl Interlines di Castrovillari tutti con 2.000 euro.

Chiudevano il cerchio So.Ge.A costruzioni Srl, Gaia Snc e La Nuova Residenza Srl, ognuno con mille euro. Tra le spese per Tagliani sindaco sostenute “direttamente”, ai 63.597 euro per i mezzi di propaganda si aggiungevano altri 65.442 per gli spazi sui mezzi d’informazione, cui seguono 4.457 per le manifestazioni e 1.200 euro per il personale.