Ci saranno anche i soci ex Coop Costruttori martedì 18 marzo davanti al Palazzo di giustizia di Milano. Una delegazione di venti persone del Carspac 2 si recherà in pullman nella città meneghina in occasione dell’inizio processo civile contro Lega Coop, Carife, Cofiri e le società di revisione.
I soci truffati sostengono che tutti i soggetti citati sapevano della crisi irreversibile della Coopcostruttori. Per questo motivo, forti della sentenza di primo grado del tribunale di Ferrara, il Carpsac 2/Codacons affronta ora un processo nel quale chiede danni milionari ai convenuti.
I motivi della causa sono volti a identificare il nesso di causalità tra i danni patiti e il comportamento di banca, Lega e revisori dei conti da un punto di vista civilistico. Per quanto riguarda i revisori, “crediamo che – spiegava a suo tempo l’avvocato Bruno Barbieri del Codacons -, anche se le certificazioni non erano indispensabili per le emissioni di apc, se i soci avessero avuto contezza da parte dei revisori della pericolosità di quegli investimenti il loro danno economico sarebbe stato inferiore”.
Stesso discorso per la banca, che “avrebbe dovuto chiudere in tempo i rubinetti alla Coopcostruttori, nel ‘97”. Nel mirino c’è Carife, “tra tutte le banche la più informata, visto che nel suo cda sedeva Egidio Checcoli, che partecipava alle assemblee della cooperativa”.
Martedì a Milano i soci manifesteranno con i loro cartelli e striscioni “attirando l’attenzione pubblica – spiegano – sul problema del prestito sociale e di come sono trattati i soci quando fallisce una cooperativa”.
L’udienza inizierà alle 11.
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