Cronaca
26 Febbraio 2014
Valter Allievi si sarebbe fatto consegnare oltre 9 mila euro per poi chiudere l'agenzia e trasferirsi in un'altra città

Agente immobiliare incassa la caparra e sparisce nel nulla

di Redazione | 2 min

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admin-ajax (15)Un’agente immobiliare ‘fantasma’, che dopo aver incassato i soldi della caparra per un immobile ha chiuso i battenti della sua attività e ha tagliato tutti i ponti con la città estense. Fino a quando è stato raggiunto dall’indagine della procura di Ferrara, che lo ha portato sul banco degli imputati a rispondere all’accusa di truffa.

Il protagonista della vicenda si chiama Valter Allievi, che secondo gli inquirenti avrebbe praticato la professione di mediatore immobiliare, pur non avendone titolo e non essendo iscritto all’albo, fino al momento in cui ha attuato il raggiro verso una donna, residente a Ferrara ma di origine russa. Il presunto truffatore operava all’interno di un piccolo ufficio in via Porta Mare, nella cui vetrina esponeva gli annunci di immobili in affitto o in vendita. Fino al giorno in cui di fronte al “sedicente” agente immobiliare si presenta una donna residente da anni a Ferrara e intenzionata ad acquistare casa. Allievi le mostra diversi immobili e, una volta individuato l’oggetto del desiderio della nuova cliente, la presenta addirittura a un sedicente dirigente di un istituto di credito (secondo la procura complice dell’imputato), che la rassicura sulla possibilità di accedere a un mutuo.

Sembra ormai fatta per l’acquirente dell’immobile, che comincia a prepararsi per il rogito e nel corso di varie operazioni si fa spedire dai parenti in Russia migliaia di euro attraverso la società Western Union. Per poi consegnare ad Allievi 9.300 euro (dopo aver contrattato i 12 mila euro richiesti inizialmente) come caparra per la transazione.

Sarà l’ultima volta che incontrerà l’agente. Che dopo aver ricevuto la somma chiude i battenti dell’agenzia immobiliare e disattiva le sue utenze telefoniche. All’indagine che prenderà il via i carabinieri di Ferrara vengono affiancati dai colleghi del comando di Genova, dove pare che l’uomo risieda al momento. Il processo, che vede presente anche la donna come parte civile attraverso l’avvocato Alessandro Misiani, continuerà in aprile per l’audizione dei testimoni.

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