Cronaca
21 Febbraio 2014
L'arcivescovo di Ferrara tra i "padri nobili" del coordinamento nazionale: "Divertimento non è dogma"

Movida, Negri trova alleati in tutta Italia

di Ruggero Veronese | 3 min

Leggi anche

Morì sul lavoro in Borgo Punta. Si attende l’udienza preliminare

Si attende la fissazione dell'udienza preliminare del processo per l'incidente mortale in cui perse la vita Miz Mohamed Fawzy Abdou, operaio edile 36enne di nazionalità egiziana, impegnato in un cantiere per la ristrutturazione col Superbonus 110% di un palazzo in via Borgo Punta, al civico 187

Sobbe (La Nena): “L’idrovia così com’è stata pensata non si farà mai”

"L'idrovia così com'è stata pensata non si farà mai, non sarà mai effettivamente funzionante e sfido chiunque a pensare che le navi di IV classe europee possano passare sotto il ponte di San Giorgio". A dirlo, durante la IV commissione presieduta da Tommaso Mantovani (M5S) è Georg Sobbe titolare de La Nena sas

Il futuro del lavoro agricolo passa dal “Sistema Agricoltura Ferrara”

Ferrara si dota del "Sistema Agricoltura Ferrara". Bandi e assicurazioni, utilizzo di fitofarmaci, lavoro agricolo e contrasto al caporalato. Questi sono solo alcuni dei temi presenti nel documento strategico sull'agricoltura, redatto per la prima volta dal Comune di Ferrara in sinergia con tutte le associazioni di categoria e le grandi aziende agricole del territorio

admin-ajax (3)Dopo le polemiche sul “postribolo a cielo aperto” dei giovani universitari sul sagrato del duomo, l’arcivescovo Luigi Negri trova alleati contro la movida fuori Ferrara, partecipando attivamente al convegno che ha dato vita al Coordinamento nazionale antimovida selvaggia e degrado. Un incontro organizzato a Milano lo scorso 19 febbraio da comitati civici provenienti da tutta Italia, in particolare dalle grandi città, con l’obiettivo di dare all’alleanza una forma il più possibile “istituzionale”, in modo da ampliarne il raggio d’azione e riuscire a fare pressione sugli enti locali anche a livello nazionale.

E gli organizzatori sono riusciti anche a trovare un gruppo di “testimonial” di un certo peso per la propria causa: oltre a Negri, personalità influente in Comunione e Liberazione oltre che attuale arcivescovo di Ferrara e Comacchio, anche il giornalista Michele Serra, il filosofo ed ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari e lo psicoterapeuta Paolo Crepet. Tutti definiti da Maria Albani del comitato La Cittadella, che ha ospitato l’incontro, i “padri nobili dell’iniziativa“. I quattro studiosi hanno affrontato il tema con spunti di riflessione legati all’ordine pubblico, alla religione e ai risvolti sociali della movida. E non sono ovviamente mancati i richiami alla politica e alle istituzioni, che secondo Crepet “non vogliono fare nulla perchè la lobby dei locali porta voti”.

Un discorso ripreso anche dall’arcivescovo Negri, che ha spiegato di voler denunciare “la situazione di degrado, consentito passivamente da adulti e istituzioni, di molti giovani della diocesi che si riuniscono sul sagrato del duomo per dedicarsi a sbronze di alcol“. Il prelato ferrarese non parla più di “atteggiamenti orgiastici” davanti alla cattedrale, ma non arretra comunque di un millimetro dalla posizione che pochi mesi fa ha spaccato in due la città, dando vita a un serrato dibattito nei locali, per le strade e all’interno di enti e associazioni. “Non si può sfigurare permanentemente una città perchè i giovani devono divertirsi – afferma il vescovo nell’intervista registrata in occasione del convegno -. Secondo me se degli adulti ragionano così sono più infanti degli infanti che dovrebbero educare, perchè il divertimento non è un dogma. Non è che il divertimento condotto in un certo modo sia un dogma di fede”.

“Le nostre sono richieste di buon senso e civiltà”, affermano gli organizzatori dell’incontro, che sottolineano alcune delle proposte che a loro avviso potrebbero “realizzare finalmente anche in Italia, come già avviene in tutta Europa, modalità di divertimento sotto il segno della civiltà, della legalità e del rispetto dei diritti tutelati della Costituzione”. Si parla, tra le altre cose, di una “moratoria dell’apertura di nuovi locali nei centri storici” e di un “divieto di bere fuori dai locali dopo le 22, in linea con i Paesi più responsabili”, oltre che dell’instaurazione di un dialogo con enti e commercianti “sulle regole della vita notturna” e “sul problema dell’alcolismo giovanile”.

E per impostare i lavori il nuovo coordinamento nazionale ha impostato sette diversi tavoli di lavoro che si concentreranno sui singoli aspetti della questione: l’analisi del fenomeno, l’impatto sulla salute dei residenti, l’impatto sulla salute delle giovani generazioni, l’impatto sui beni storici, culturali e ambientali, le esperienze e regole internazionali, il diritto italiano e comunitario, il coordinamento legale e le attività di comunicazione. L’obiettivo è quello di trovare strumenti normativi che consentano ai comitati di “convivere” con la movida, limitandone luoghi e orari o impostando strumenti di controllo. A questo proposito, largo spazio è stato dato all’intervento del sindaco di Parma Federico Pizzarotti, la cui giunta è riuscita di comune accordo con frequentatori e gestori di locali a ridurre il degrado del centro storico.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com