Cronaca
31 Gennaio 2014
Preoccupa l’argine di Gallo. Paratie meccaniche a Codigoro. Sulla costa vento e marea impediscono deflusso

La piena del Reno si sposta a Poggio

di Marco Zavagli | 2 min

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Mentre Cento tira un sospiro di sollievo Poggio Renatico trattiene il fiato. La piena del fiume Reno ha lasciato indenne il centese, dove il livello delle acque è già sceso di una ventina di centimetri. Ora l’attenzione si sposta a Poggio e in particolare a Gallo.

Intanto si è concluso attorno alle 17 in prefettura a Ferrara una riunione tra istituzioni, forze dell’ordine, Aipo e consorzi di bonifica per avere un monitoraggio della situazione dei corsi d’acqua della provincia e per una verifica degli interventi predisposti e da predisporre.

Dal summit è emerso che, “pur in un quadro generale da seguire con attenzione,le principali criticità sono al momento derivanti dal livello del fiume Reno. La situazione è comunque mantenuta sotto controllo dalla capacità di assorbimento del fiume Po, che al momento riesce  a ricevere attraverso le opere idrauliche predisposte le acque scaricate dal Reno”. L’andamento del corso d’acqua, allo stato, “non richiede l’adozione di manovre straordinarie di Protezione Civile,ma resta attentamente monitorato per l’attuazione di ogni eventuale intervento che si dovesse rendere necessario”.

Ad alleggerire il carico del fiume sono risultate fondamentali due operazioni compiute a valle. “La prima – illustra l’assessore provinciale alla protezione civile Stefano Calderoni – è stata l’apertura del cavo napoleonico che, sfruttando il vantaggio della situazione relativamente tranquilla del Po, ci ha permesso di scaricarvi diverse decine di metri cubi al secondo”. La seconda riguarda lo “sfioratore del gallo” a Gallo, un ribasso arginale pensato decenni fa per alleggerire le piene. “L’argine in quel punto è più basso – aggiunge Calderoni – e potrebbe determinare una tracimazione. Stiamo intervenendo con la protezione civile con dei sacchi di sabbia per rinforzare l’argine”. Qui la piena è attesa tra le 20.30 e le 22.

Il resto della provincia è monitorato grazie a una cinquantina di volontari dislocati nei punti chiave del territorio. In particolare lungo il Po di Volano, che si è ingrossato notevolmente nelle ultime ore. “Siamo intervenuti con due  manovre idrauliche – prosegue l’assessore -; prima con la chiusura delle porte vinciane a Fiscaglia per permettere il deflusso delle acque attraverso il canale navigabile e alleggerire così il Po di Volano su Codigoro”. La seconda, proprio a Codigoro, “ha visto alzare le paratie meccaniche per mettere in sicurezza l’abitato”.

Sulla costa desta preoccupazione l’effetto combinato di scirocco e alta marea, che ostacola il deflusso naturale delle acque del Po in mare. A Spina e Nazioni si sono verificati fenomeni di erosione della spiaggia.

Il video della piena del Reno

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