Cronaca
18 Ottobre 2013
Centinaia di persone hanno risposto all’appello per far luce sulla vicenda del prete pedofilo

Erik in piazza: “Sono commosso”

di Marco Zavagli | 2 min

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erik“È quasi commovente. non mi aspettavo così tanti messaggi di appoggio”. Sono le parole di Erik Zattoni in piazza Cattedrale. Il 33enne che ha avuto il coraggio di denunciare lo stupro subito da sua madre quando aveva 14 anni ad opera di un prete, era presenta mercoledì sera al flash-mob organizzato da Ferrara by Night.

Alle 23.30, puntuale,  una distesa di piccole luci ha riempito la piazza del duomo di Ferrara, di fianco alle finestre dell’arcivescovado. Ad accenderle, tramite cellulari, macchine fotografiche ed accendini, centinaia di persone per un minuto. “Un modo – queste le intenzioni degli organizzatori – per dar più “luce” possibile a questa vicenda”.

“Spero che questo messaggio importante arrivi al Papa – riprende Erik Zattoni, che proprio a Bergoglio aveva rivolto un appello per chiedere giustizia -. Un messaggio lanciato da centinaia di persone, giovani e non giovani. Mi aspetto che il Papa prenda davvero posizione e trasformi in fatti le tante belle parole che ha sempre detto fino a questo momento e punisca i preti stupratori e pedofili, che ti uccidono moralmente. Se davvero vuole attuare un cambiamento importante all’interno della Chiesa deve cominciare da qua. riducendo allo stato laicale personaggi come don Pietro”.

Foto tuttiIl ragazzo, figlio illegittimo del prete, commenta anche le parole del vescovo Luigi Negri, chiamato in causa da Le Iene e intervenuto successivamente con una nota sulla vicenda, per dire che “le sue mi hanno lasciato di stucco , non so come si possa dire cose del genere. Un prete ha violentato una ragazza, l’ha resa madre. Se non è abbastanza questo cosa deve succedere?”.

Il 33enne, che oggi è sposato ed è padre di una bambina, a suo tempo aveva scritto anche alla Congregazione per la dottrina della fede, il cui prefetto era il futuro Papa Ratzinger: “non ho avuto risposte, sono state lettere a vuoto; mi è stato ribadito più volte che don Pietro è prete e morirà prete…”.

Alla manifestazione si è notata la quasi totale assenza di politici locali, assenti anche nei commenti sulla vicenda. Eccezion fatta per Irene Bregola, Elisa Corridoni e Stefano Calderoni di Rifondazione comunista. Proprio quest’ultimo ha rivolto un appello al sindaco di Migliarino Sabina Mucchi (anche lei in piazza assieme al vice sindaco Marco Mattioli) affinché “in segno di solidarietà nei confronti della famiglia di Erik Zattoni il comune di Migliarino ritiri il premio Pavanelli consegnato a don Pietro nel 2005. È un atto dovuto”.

Il video dell’intervista

Il video del flash mob

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